
La provincia di Ravenna continua ad essere una realtà guida per le procedure di autorizzazione di gare ciclistiche. Dopo essere stata la prima, nel 2012, a siglare un protocollo d’intesa tra Prefettura, Provincia, Polizia Stradale, Coni e FCI, lo stesso protocollo è stato ieri (27.2.20), presso la Prefettura di Ravenna, ufficialmente aggiornato ed implementato con le firme anche di tutti i 18 Comuni interessati più quelle di Uisp, Acsi e Fidal.
Un aggiornamento resosi necessario dall’esperienza maturata sul campo e dalla necessità di accogliere le recenti disposizioni del Ministero dell’Interno per l’applicazione del nuovo Disciplinare, con l’inserimento anche delle competizioni podistiche, mutuando, per queste, l’esperienza prodotta dalle gare ciclistiche.
Confermando quello che già a suo tempo fu definito lo “sportello unico” per le gare ciclistiche, col quale l’autorizzazione è rilasciata unitamente all’ordinanza di sospensione temporanea del traffico e la scorta tecnica autorizzata direttamente senza dover fare istanze specifiche alla polizia stradale.
Un nuovo “protocollo d’intesa” prodotto dalla volontà del prefetto Enrico Caterino per sincronizzare e semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni, consolidando un percorso fondato sul dialogo tra istituzioni ed enti sportivi, al fine di contemperare le istanze di un territorio che guarda allo sport come valore identitario da tutelare e da promuovere, con le esigenze di sicurezza e di mobilità dei cittadini e degli altri utenti della strada.
Oltre a questo e di conseguenza, sempre presso la Prefettura di Ravenna, è stato costituito un “tavolo di concertazione” aperto anche ad altri soggetti oltre quelli firmatari del protocollo, avente lo scopo di esaminare eventuali criticità nella programmazione delle competizioni su strada, la realizzazione di linee guida, nonché la possibilità di incontri formativi dove gli organizzatori, insieme ai rappresentanti della pubblica amministrazione, forze di polizia ed enti sportivi, abbiano la possibilità di confrontarsi per la ricerca delle procedure e dei modelli operativi sempre più efficaci ed affidabili.
L’auspicio ora è che la FCI ed il Coni dell’Emilia-Romagna decidano di sottoporre il “protocollo” all’attenzione della Regione e all’Anci regionale, affinché anche le altre Provincie e Comuni adottino criteri analoghi, col beneficio della utile uniformità territoriale.
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