CELANO PRINCIPE DI MALESIA: «CONOSCEVO BENE QUESTA SALITA…»

PROFESSIONISTI | 10/02/2020 | 17:15
di Nicolò Vallone

Il Tour de Langkawi è una corsa molto italiana. Tanti nostri connazionali hanno conseguito successi di classifica o di tappa in Malesia, dagli Scinto-Bettini ai Guardini-Pelucchi. Nessuno, però, lo ha fatto correndo per un team locale. È quello che invece potrebbe riuscire a fare il trentenne Danilo Celano da Vasto. Approdato quest’anno alla Sapura dalla Amore&Vita insieme a un altro italiano, il siciliano Pierpaolo Ficara, Celano ha conquistato oggi la maglia gialla nella quarta tappa, la più dura, quella che inizia ad allungare la classifica generale. All’arrivo in salita di Genting Highlands, davanti a lui c’era Kevin Rivera della Androni Sidermec, ma nella classifica generale il primato è tutto suo, con 30 secondi di vantaggio sul precedente detentore, il kazako Fedorov. Quanto a Ficara, il siciliamo tagliava il traguardo con un onorevolissimo 4° posto.


«Sono molto contento e ringrazio tutta la squadra – afferma il nuono leader del Langkawi –. Senza di loro non avrei potuto fare quello che ho fatto. E complimenti a Zariff per aver preso punti per la maglia rossa. Speriamo di tenere la maglia gialla fino alla fine, penso sia un obiettivo alla portata e sicuramente la squadra mi supporterà». Fiducia in se stesso, fiducia nel team. Chiavi fondamentali per il successo. «Questa salita la conoscevo – prosegue –. Mi sono preparato questo inverno, sapevo che era molto lunga e bisognava gestirsi fino alla fine. Quando Ovechkin è partito ho chiesto a Ficara e Raileanu, che erano davanti, di fare un buon passo, e poi negli ultimi 5 km ho approfittato per andare all’attacco. È una bella soddisfazione per il team, quella di aver conquistato un obiettivo importante nella corsa locale». E – aggiungiamo noi – una bella soddisfazione aver ripreso un corridore come Ovechlin, il russo della Terengganu che questa corsa l’ha vinta due anni fa.


Dalle parole di Celano trasudano l’affetto e la stima nei confronti del gruppo in cui si sta trovando a lavorare, come si evince anche da queste parole: «Quando sono venuto alla Sapura, sapevo che avrei trovato un team ben organizzato, ma non pensavo fino a questo punto: curano ogni dettaglio, sono molto felice di aver provato questa nuova esperienza». Ma cosa l’ha spinto a venire fin qui? «L’idea di venire a scoprire il ciclismo in Asia dopo tanti anni in Italia e in Europa».

Sì, perché dopo la vittoria, da buon scalatore, nel Giro dell’Appennino nel 2017, Celano ha vissuto una parentesi nella categoria Professional con la Caja Rural, prima di tornare all’ovile Amore&Vita. E alla domanda “Una buona prestazione qui potrebbe essere una vetrina per categorie superiori?” Celano risponde: «Qua mi trovo bene, quindi penso a far bene in questa stagione. E prima ancora a portare a casa la maglia gialla al termine dell’ultima tappa». Come si dice, nemo propheta in patria. Danilo ha davanti a sé quattro tappe per diventarlo in Malesia.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Daan HOOLE. 10 e lode. I superlativi non sono sprecati per questo ragazzo bravissimo, tostissimo e grandissimo. È il più grande del Giro, con i suoi 198 centimetri di altezza, ma grande lo è stato davvero, mettendo in mostra una...


Come previsto: vale più una crono di cento chiacchiere. Mettili uno contro l'altro, senza tante tattiche e senza tanti giochini, giù a uovo, un bel 68 davanti, un bel 10 dietro, a rapporti ormai siamo sullo spaventoso spinto, mettici in...


Isabella Holmgren compirà vent'anni fra due giorni ma la festa può iniziarla già oggi. La canadese della Lidl Trek si è imposta nella Durango / Durango (113 chilometri complessivi) anticipando di 8" la francese Évita Muzic (FDJ Suez) e  Thalita de Jong (Human...


La seconda settimana di Giro d’Italia si apre nel segno di Dan Hoole. Con una grandissima cronometro, condotta in maniera superlativa specialmente nella parte centrale, l’olandese della Lidl-Trek è andato a imporsi davanti a Joshua Tarling della Ineos-Grenadiers (2° a...


Segnali di preoccupazione nel team di Roglic: dopo esser caduto anche nella ricognizione della crono, lo sloveno ha chiesto se la Red Bull oltre alle ali mette le rotelle. Smarrimento in Rai dopo l’intervento di Cristiano Gatti sul Processo alla...


Un incidente incredibile, le cui dinamiche sono ancora al vaglio degli inquirenti, è avvenuto sulla pista ciclabile a nord di Trento, nella zona di Spini di Gardolo ed è costato la vita al giornalista Roberto Conci, 63 anni, direttore editoriale...


Pirelli presenta CINTURATO EVO TLR, il nuovo pneumatico da bicicletta successore del CINTURATO Velo,  prodotto lanciato nel 2018 e da allora un best seller della divisione Cycling di Pirelli. Partendo dalle riconosciute caratteristiche del CINTURATO Velo, in particolare affidabilità e...


Non è iniziata bene la giornata per Primoz Roglic: lo sloveno della Red Bull Bora Hansgrohe, infatti, è stato vittima di una caduta durante la ricognizione della crono. Fasciato sul lato sinistro del corpo per le ferite riportate domenica sullo...


La 48.esima edizione del Tour of the Alps si è conclusa venerdì 25 aprile a Lienz, in Osttirol, al termine di una cavalcata di cinque giorni sulle strade dell’Euregio, scattata da San Lorenzo Dorsino, in Trentino, con l’Alto Adige ad...


E' l'ora di Alessandro Fancellu! Finalmente a segno la giovane promessa della JCL Team UKYO che torna a vincere a distanza di sei anni dal suo ultimo trionfo in Spagna (luglio 2019 classifica finale Vuelta Leon). Fancellu ha conquistato la...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024