Gilioli: denuncio la mia situazione. E cerco aiuto via internet
| 09/10/2007 | 00:00 Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta da parte di Fabio Gilioli, professionista della Universal Caffè, che ha scelto di far conoscere la propria storia e di chiedere aiuto a nuovi sponsor attraverso il suo sito internet per poter proseguire la sua carriera.
Mi chiamo Fabio Gilioli e vi scrivo unicamente per denunciare la mia incresciosa situazione, creatasi a causa di determinati personaggi dell’ambiente del ciclismo professionistico, e per tutelare la mia immagine di serio professionista.
La mia passione per il ciclismo nasce all’età di dodici anni e dopo la trafila nelle categorie giovanili, dopo aver vinto innumerevoli gare nazionali ed internazionali, approdo al professionismo nel settembre 2002 con il Team Panaria.
Nel 2005 vengo tesserato dal team Universal Caffè, nel quale tutt’ora milito.
Dopo tre anni di seria attività professionistica ho percepito solo un quarto degli emolumenti a me spettanti, come da regolari contratti depositati presso la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).
Stanco della situazione drammatica, da me per troppo tempo sopportata, dopo innumerevoli tentativi di conciliazione, mi sono deciso a denunciare il fatto all’Associazione Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI).
Il risultato è stato l’immediato fermo, per ritorsione da parte Team, della mia attività agonistica e la mancata iscrizione a tutte le gare alle quali il Team Universal Caffè ha partecipato.
Le motivazioni di scarso rendimento, addotte dal Team, sono state immediatamente smentite dall‘ACCPI, la quale ha verificato che il mio rendimento è tra i migliori della mia squadra, se non il migliore.
Conseguenza: l’azione del Team Universal Caffè, oltre ad avermi ridotto in pessime condizioni economiche, non mi permette di mettermi in mostra per un eventuale ingaggio da parte di altri team professionistici.
E’ per me estremamente doloroso denunciare tutto ciò, ma ritengo di doverlo fare per l’amore che nutro per il ciclismo e per tutti coloro che a questo sport dedicano i migliori anni della loro vita, avendo la sfortuna di incontrare sulla loro strada certi personaggi.
Fortunatamente le varie associazioni e istituzioni come ACCPI, FCI e Coni stanno sostenendo la mia posizione affinché certe situazioni non abbiano più a verificarsi.
Per ulteriori particolareggiate informazioni: www.helpfabio.it
Distinti saluti Fabio Gilioli
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