Gilberto Simoni ad un passo dalla Diquigiovanni

| 07/07/2007 | 00:00
Manca solo la firma, ma l'accordo che l'anno prossimo porterà Gilberto Simoni alla corte di Gianni Savio è praticamente fatto. Un anno di contratto, con un ingaggio di quasi 800 mila euro: in pratica la stessa cifra che il trentino percepiva alla Saunier Duval. Sarà la base per il trasferimento del due voltre vincitore del Giro (2001-2003) alla Diquigiovanni, team Professional che nel 2008 ambisce al salto di qualità. Mancano però ancora i dettagli. E non è di soldi che si parla, ma di garanzie tecniche (leggi un organico di corridori e uno staff tecnico all'altezza). Simoni, infatti, vuole affrontare quella che sarà l'ultima annata con lo spirito delle altre. Obiettivo disputare un Giro d'Italia ancora al vertice, dopo il 4° posto di quest'anno con la vittoria sullo Zoncolan, e puntare alla maglia azzurra nella mountain-bike per l'olimpiade di Pechino. La presenza di Simoni è garanzia di visibilità. E così si spiega lo sforzo economico della Diquigiovanni, che ieri ha siglato l'accordo con la Lrc (azienda di comunicazione) come secondo sponsor per tre anni. Nel frattempo il trentino si concentra sulla sua passione, la mtb: domani sarà in gara nella Dolomiti SuperBike di Villabassa (bolzano), 2° prova della Coppa del MOndo Marathon. La sua partenza sicura dalla Saunier Duval segna anche il passaggio di consegne con il delfino Riccardo Riccò. L'emiliano, vincitore sulle Tre Cime di Lavareo al Giro d'Italia, ha infatti prolungato fino a tutto il 2010 il suo contratto con la squadra spagnola diretta da Mauro Gianetti. L?ingaggio è superiore a 600 mila euro all'anno, con una tabella premi molto importante che potrebbe raddioppiare la sonna in caso di vittoria al Giro e quasi a quadrupicarla per un successo al Tour de France. Non è male, considerando che Riccò fino a quest'anno guadagnava il minimo di stipendio: 40 mila euro. da «La Gazzetta dello Sport» del 7 luglio 2007 a firma Luigi Perna e Ciro Scognamiglio
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