GRENCHEN VS MONTICHIARI, QUESTIONE DI TELI

PISTA | 23/03/2018 | 07:12
Non è sempre vero che l'erba del vicino è sempre più verde. Forse il vicino è semplicemente più bravo a nascondere i fili d'erba appassita o magari è più furbo e ti fa credere di vedere l'erba mentre spinge il tuo sguardo altrove.

In Italia, però, siamo bravissimi nel guardare, elogiare e invidiare l'erba del vicino. È uan sorta di sport nazionale nel quale siamo imbattibili. Vogliamo stravincere, è più forte di noi.

Poi basta che un appassionato vada al veldromo di Grenchen, in Svizzera, e riprenda una gara. Non importa chi corra, non è questo il problema. Il problema sono quei teli appesi al soffitto di un velodromo privato - è quello della BMC - costruito nel 2013. Un impianto nuovo nel quale quei teli sono stati posti (in origine non c'erano, guardatela foto n° 4 del gallery scaricata dal sito del costruttore) per riparare la pista dall'acqua che scende dal tetto, non sappiamo se sia per il tetto che perde o per la condensa.

Quel che conta è la presenza di quei teli e di quegli ombrelli (le foto si riferiscono ad una gara di categoria C1 dello scorso mese di dicembre), che semplicemente non dovrebbero esserci e la cui presenza nel nostro impianto di Montichiari, più vecchio e e meno pretenzioso, ha fatto gridare allo scandalo e spinto anche qualcuno a scegliere Grenchen, guarda che caso, per tentare il proprio record.

Difficile dire se sia l'erba svizzera che è notoriamente più verde di quella italiana o se sia una questione di teli di serie A e di serie B: di certo sappiamo che lo scandalo è tricolore, l'applauso è rossocrociato. Cosi è, se vi pare...

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
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