| 15/05/2007 | 00:00 Il giorno di riposo per Alessandro Petacchi e il resto della squadra è trascorso tra la trasferta in aereo in mattinata, che ha portato l’intero plotone da Cagliari a Napoli, ed una sgambata di poco più di un’ora nel, primo pomeriggio, assieme a tutti i compagni della Milram. Una quarantina di chilometri di pianura e rientro per i massaggi prima di cena.
“Oggi mi sembra di essere più leggero - dice Petacchi - mi sono tolto un macigno pesante che mi assillava da tempo. Questo non vuol dire che non perderò più volate, ma significa che posso ancora competere con i migliori velocisti al mondo”.
“La cosa importante, al di là dell’importante vittoria di ieri, è che ora si può continuare a lavorare con più serenità” gli fa eco Gianluigi Stanga “Alessandro doveva dimostrare a sé stesso che era ancora all’altezza della situazione. La squadra ha sempre avuto fiducia in lui. Anche il giorno prima aveva fatto una buona volata ed io avevo sottolineati a diversi giornalisti, più gli aspetti positivi che quelli negativi. In fin dei conti gli erano mancate solo tre pedalate, visto che gli sono passati davanti quando mancavano quaranta metri al traguardo. Ora andiamo avanti per la nostra strada cercando di chiudere questo importate cammino verso il recupero totale”.
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