Gand-Wevelgem: le squadre chiedono alcune modifiche al percorso

| 12/04/2007 | 00:00
E' quasi unanime la richiesta avanzata oggi agli organizzatori della Gand-Wevelgem, invitati da team manager, ciclisti e dirigenti a modificare il rischiosissimo finale in discesa della classica belga che ieri ha portato ad una impressionante serie di cadute ed infortuni gravi. Tra i corridori finiti a terra sull'insidiosa picchiata in pavè ha avuto la peggio il francese Jimmy Casper, portato via in ambulanza con la frattura della mascella, un polso slogato, tagli e contusioni. Gli altri ciclisti caduti, circa quindici, hanno disegnato un campionario di fratture a costole, dita, clavicole, ginocchia e spalle. «Quella discesa è un po' estrema - ha detto il belga ex campione del mondo Tom Boonen - e da me non sentirete mai dire che bisogna percorrerla». Tom Van Damme, direttore della federciclo belga, ha chiesto di eliminare il passaggio sulla collina di Kemmel, ricevendo l'appoggio di Hilarie Van Der Schueren, leader del team di Casper: «Quella discesa non porta ad una separazione tra i corridori, bensì ad uno scenario devastante», ha detto Van Damme. Al day after di questa rovinosa Gand-Wevelgem, giunta ieri alla 69.ma edizione, hanno partecipato anche diversi quotidiani locali: «Mai più», ha titolato De Standaard, mentre un altro giornale fiammingo, l'Het Nieuwsblad, ha descritto la collina di Kemmel come «un campo di battaglia». Al coro non si è unito il massimo dirigente della Quick Step, la squadra di Boonen e del campione del mondo Paolo Bettini. Wilfried Peeters si è mostrato scettico sulle richieste formulate dalle altre squadre chiedendosi se l'eliminazione della discesa finale non sia «un pò drastica»: «La collina di Kemmel ha anche dei lati positivi», ha spiegato Peeters, «perché è un fantastico punto chiave di questa corsa». Ieri la Gand-Wevelgem è andata a sorpresa al tedesco Marcus Burghard dopo 210 chilometri corsi principalmente su tratti pianeggianti della campagna del Belgio settentrionale.
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