Scarponi: sono finalmente felice. E adesso mi riposo

| 31/03/2007 | 00:00
Coppi e Bartali, ultima giornata: la resa dei conti. In una classifica strettissima, con 16 corridori racchiusi nel fazzoletto di un minuto, Riccardo Riccò e Michele Scarponi sono andati a contendersi allo sprint, la vittoria sul traguardo di Sassuolo. Il verdetto è stato lo stesso dell'anno precedente: il corridore di Formigine è risultato essere il più veloce. Per il battuto Michele Scarponi, la vittoria nella classifica generale. Morale alle stelle per il corridore marchigiano. «Sul circuito finale da ripetere tre volte, avevo visto che nonostante le difficoltà, la salita non faceva troppa selezione. Ho preferito allora aspettare l'ultimo giro e partire subito a tutta, proprio all'inizio del tratto in ascesa. Mi è rimasto dietro soltanto Riccò, che addirittura, a metà asperità, ha cercato di andarsene via da solo. Ho preferito continuare del mio passo visto che il suo vantaggio era sempre intorno ai 15 metri, non di più. Sul GPM ha scollinato con appena 4" e nel tratto in discesa eravamo di nuovo insieme. A quel punto abbiamo deciso di andare d'accordo sino all'arrivo. Allo sprint Riccò è stato più veloce e, per quanto mi riguarda, sono felicissimo dopo il successo di Faenza, di essermi aggiudicato questa bella competizione». Adesso, dopo un periodo intensissimo di gare, si profila un meritato riposo per il vincitore della Coppi e Bartali. «Vengo da un lungo periodo di inattività. Questo mese l'ho fatto a tutta: Almeria, Tirreno e Settimana Internazionale. È giusto a questo punto, un po' di riposo. Domani un bel pranzo dalle mie parti e poi, riposo agonistico, per rientrare alle corse in occasione del Giro del Trentino, in prospettiva Giro d'Italia». Ispirato alla battuta facile, Scarponi può vantare adesso il morale alle stelle ed anche un pizzico di spavalderia. Chi gli fa notare che forse questo è il periodo migliore della sua carriera, la risposta del corridore dell'Acqua & Sapone è chiara e perentoria: «Ho passato dei periodi nei quali mi sono sentito anche più forte. Adesso mi sento bene, ma spero di migliorare ancora e di andare forte al Giro d'Italia. Sia chiaro - ribadisce il campione marchigiano -, il leader della corsa rosa sarà Garzelli; io, sarò la sua spalla destra». Roberto Sardelli
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