ARESE. «PANTANI? MAI VISTO NIENTE DI SIMILE»

LIBRI | 09/01/2018 | 07:22
“Il ciclismo è un mondo tutto speciale, con logiche particolarissime”. È un punto di osservazione diverso e proprio per questo affascinante, quello di Franco Arese. Mezzofondista che ha scritto la storia dell’atletica italiana ed europea, che ha governato la Fidal a lungo, che è diventato uomo di punta di brand aziendali che sono intrecciati allo sport a livello mondiale, come Asics.

L’anno è il 1997 e ad Arese, già pluriprimatista italiano sulle distanze tra gli 800 e i 10mila metri, viene proposto di entrare nel ciclismo allestendo una squadra professionistica proprio con il marchio Asics. “Per due tifosi scatenati di Coppi come noi, per chi andava al bar a vedere il Mondiale di Baldini, per chi come noi ha sempre amato il ciclismo, era impossibile dire di no”. La ricostruzione delle parole di Arese coinvolge anche il fratello Piero, a sua volta bella speranza dell’atletica tricolore tra anni Sessanta e Settanta.

Retroscena e ricordi, sensazioni e timori, speranze e disillusioni, rivivono oggi in un libro che Arese consegna alle pagine di Divieto di sosta – Storia e vita di un campione raccontata da Gianni Romeo, Franco Fava e Fabio Monti. Un volume di 351 pagine Edizioni Correre, 18 euro che fa rivivere lo sport italiano degli ultimi 40 anni e più. Raccontando un’atletica in cui “le gazzelle dell’altopiano africano sono ancora una rarità e l’atletica mondiale è dominata da Stati Uniti ed Europa”. Si parla di Olimpiadi, di personaggi come Bruno Zauli, Herb Elliot e Jesse Owens. Di Franco Bettella, tecnico che poi finirà per combattere nell’ex Congo Belga e a fare da personal trainer del re di Tonga. Ma anche di icone del pallone, da Sandro Mazzola e Gigi Riva a Giacinto Facchetti. In una cornice di sport che come detto affresca un’immagine inedita anche dell’esperienza delle due ruote a pedali.

I fratelli Arese mettono insieme una squadra con Chiappucci, Chiesa e Simeoni, guidati da Davide Boifava. Con la vittoria di Michele Bartoli, al secondo anno di attività del team, nella Liegi-Bastogne-Liegi. Anno in cui lo stesso Bartoli veste la rosa nel Giro che gli regala la tredicesima tappa, da Carpi a Schio. C’è Andrea Noè in maglia Asics, c’è Paolo Bettini, c’è un Giro vinto da  “Non era nella nostra squadra, ma ne eravamo sponsor tecnici”, spiega sempre nel libro Arese.

“Quando è venuto al nostro stand, dopo aver vinto Giro e Tour, ha trovato ad aspettarlo migliaia di tifosi, che hanno rischiato di travolgere lui, noi e tutto quanto stava intorno. Mai visto niente di simile, nemmeno per i calciatori più famosi”.

Stefano Arosio
Copyright © TBW
COMMENTI
arese
9 gennaio 2018 11:12 siluro1946
Belle parole, ma sarebbe stato interessante anticipare del perché dopo tanta "fascinazione" è rimasto così poco tempo nell'ambiente. Spero che almeno nel libro ci renda edotti.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
«Il ciclismo per fortuna non è matematica e anche nelle tappe sulla carta per velocisti può succedere di tutto». Sono queste le prime parole che Roberto Damiani, direttore sportivo della Cofidis,  pronuncia  dopo la fine dalla quinta tappa del Giro...


Benjamin THOMAS. 10 e lode. Fa lo scatto del fagiano per portare via la fuga subito dopo il passo del Bracco. Fa il ghepardo nel finale in casa di Re Leone. Una zampata da autentico felino, capace di leggere le...


Andrea Pietrobon oggi ha davvero sfiorato la vittoria a Lucca: il corridore del Team Polti-Kometa è stato ripreso e superato a 100 metri dal traguardo da Thomas e Valgren, che poi hanno chiuso al primo e al secondo posto. «Sono...


Finalmente un attacco serio, deciso, feroce a Pogacar. Lo sloveno che vince facile ha finito di fare la bella vita. Per un lungo tratto, un interminabile incubo, ha perso virtualmente la sua maglia rosa. E pure il calzoncino. Troppo forte...


Quella di Thomas e dei suoi tre compagni di fuga è stata una tattica perfetta che ha messo nel sacco tutte le squadre dei velocisti, intenzionati a sprintare per vincere sul traguardo della quinta tappa, con arrivo a Lucca.Suk traguardo...


Lucca festeggia il ritorno del Giro d'Italia in città dopo 39 anni regalando una grande sorpresa alla corsa rosa: i velocisti attesi sono stati beffati dagli attaccantio di giornata e a festeggiare il successo è Benjamin Thomas, stella francese della...


Spiegato il motivo delle difficoltà del seguito ufficiale nel raggiungere le partenze e gli arrivi di tappa: quest’anno la segnaletica è stata affidata a esperti di caccia al tesoro. Dopo aver vinto la sua seconda tappa al Giro ancora il...


A Pamplona come a Lucca, alla Navarra Women's Elite Classic come al Giro d'Italia: è la Cofidis che vince. Hannah Ludwig, 24enne tedesca di Heidelberg arrivata quest’anno alla corte della formazione francese, si è presentata in solitaria sul traguardo  termine...


Con la Karcag-Hajdúszoboszló di 170 km oggi è scattato il Giro di Ungheria. Al termine di una volata a ranghi compatti si è imposto l'australiano Sam Welsford, della Bora Hansgrohe, che batte il giovane under 23 Samuel Quaranta (MBH Bank...


La scorsa settimana abbiamo telefonato al decano dei team manager Bruno Reverberi, in quest'apertura di Giro d'Italia Pier Augusto Stagi ha parlato personalmente con il decano dei direttori sportivi: Beppe Martinelli parla sia della "corsa rosa" di Pogacar che della...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi