TECNICA | 24/02/2017 | 09:13 Ultimo chilometro della prima tappa dell'Abu Dhabi Tour, c'è una caduta. Mentre Cavendish va a vincere, i corridori coinvolti nell'incidente mestamente si alzano e fanno la conta dei danni. Per fortuna niente di veramente grave, ma... Tornano prepotentemente in scena i freni a disco perché il britannico Owain Doull, 23enne appena approdato al Team Sky, lancia il suo atto di accusa: «Sono stato colpito dal freno a disco di Kittel. La mia scarpa
sinistra è tagliata, questi dischi senza una protezione sono un’arma
letale» e mette in rete le foto della scarpetta tagliata di netto e del calzino sporco di sangue con il piede per fortuna appena sfiorato dal disco. Sin dall'inizio della stagione i corridori della Quick Step Floors montano regolarmente i freni a disco, Tom Boonen ha vinto ufficialmente la prima gara della storia con una bici di questo tipo, ma la polemica è tutt'altro che chiusa. Pochi giorni fa il CPA ha chiesto all'UCI di intervenire sull'argomento, per accertarsi che effettivamente siano stati annullati i pericoli per i corridori e soprattutto che la sperimentazione continui solo quando tutte le squadre saranno in grado di equipaggiare con i freni a disco le biciclette dei loro corridori.
Le smussature degli angoli dei freni, che pure il CPA nel suo intervento dichiara come efficaci, evidentemente non bastano: i corridori chiedono i carter di protezione. L'Uci per il momento si limita ad un laconico: «Stiamo seguendo un processo democratico».
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A distanza di oltre un mese dal grave incidente subito nella quarta tappa dell'Itzulia Basque Country - era il 4 di aprile -, Jonas Vingegaard è tornato in sella e ha potuto effettuare il suo primo allenamento all'aperto. Occasione celebrata...
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