STORIA | 08/09/2016 | 07:40 Sono qui che aspetto Quintana, chiudo gli occhi e penso a Cañardo. Mariano Lacasta Cañardo: navarro di Olite, secondo gli spagnoli, o di Erriberri, secondo i baschi, una quarantina di chilometri da Pamplona, sul Cammino di Santiago solo a costo di una deviazione, ma il Palazzo Reale e il vino rosso – giurano – valgono l’allungatoia. Orfano del papà, guardia civile, a sette anni, e della madre, a 13, Cañardo si trasferì da una sorella, a Barcellona. Fece il muratore e il falegname, ma appena risparmiò i primi soldi, acquistò una bici da corsa a rate e traslocò la propria vita sulla strada. Era il 1924 e lui aveva 18 anni.
Sono qui che aspetto Contador, bevo una birra e studio Cañardo. A 19 anni partecipò alla prima corsa, se la cavò bene, a 20 conquistò la prima vittoria, in Cantabria, a 22 s’impadronì del Giro di Catalogna, che sarebbe diventato il suo regno, sette vittorie e quattro podi più 19 tappe. Scalatore come tutti, cronoman come pochi, Cañardo era il favorito della prima Vuelta di Spagna, quella del 1935: 50 corridori, 33 spagnoli e 17 stranieri, 3425 chilometri in 14 tappe, e a classificarle strade si commetterebbe un peccato di presunzione. L’austriaco Max Bulla, che in quella Vuelta avrebbe vinto due frazioni e ottenuto il quarto posto finale, confessò: “La corsa è così dura che non solo gli spagnoli, ma anche la maggior parte degli stranieri, se solo lo avessero saputo, non sarebbero venuti”.
Sono qui che aspetto Brambilla e Conti, mi gratto la testa e immagino Cañardo. Quella Vuelta partì e arrivò a Madrid. Il pronti-via fu dato alle otto di mattina, la capitale era invasa dalla gente, davanti al gruppo c’era la macchina del quotidiano, “Informaciones”, che organizzava la “carrera”. La prima tappa, a Valladolid, Cañardo fu secondo; la quinta, a Saragozza, primo; la settima, a Tortosa, secondo; l’ottava, a Valencia, terzo; la nona, a Murcia, secondo; l’undicesima, a Siviglia, terzo; la quattordicesima e ultima, a Madrid, secondo. Ma in maglia arancione – quella riservata al leader della corsa – c’era uno dei due fratelli belgi Deloor, quello minore, Gustaaf, e non ci fu modo di superarlo. E così, secondo dei 29 superstiti, Cañardo.
Sono qui che aspetto non mi ricordo più chi e che cosa, me ne frego e sogno Cañardo. Che correva per il FC Barcelona, che fu il primo spagnolo a vincere il Giro dei Paesi Baschi, che fu uno dei primi spagnoli a partecipare al Giro d’Italia, ma senza fortuna, due Giri e due abbandoni, che in un Tour de France – quello del 1936 – arrivò sesto, che durante la Guerra Civile fu costretto a rifugiarsi in esilio e nel 1943 a ritirarsi dal ciclismo, che negli anni Cinquanta fu il c.t. della nazionale spagnola al Tour e il presidente della Federazione ciclistica catalana, e nel 1953 il direttore sportivo della Fiorelli in Italia, nove corridori, di cui sei spagnoli, un francese e due italiani, Bruno Landi che proprio quell’anno avrebbe vinto il Giro di Lombardia perché a Fiorenzo Magni un vigile aveva fatto sbagliare strada all’ingresso del Vigorelli, e Pierino Zanelli che avrebbe potuto raccontarmi di Cañardo. E stupido io, che non l’ho mai fatto.
Mariano Lacasta Cañardo morì a Barcellona il 20 giugno 1987, a 81 anni. La vera insufficienza cardiaca non fu la sua, ma quella del destino. Il giorno prima, alle 16.08, 21 persone erano morte e 45 ferite in un attentato dell’Eta, proprio a Barcellona, nel supermercato Hipercor. E sui giornali non c’era più spazio per celebrare il vecchio corridore.
È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi passi, un rebranding di Tadej Pogacar, una sorta di continuazione...
Non è un momento sereno per il ciclismo... La seconda tappa del Tour féminin de l’Ardèche è stata annullata all'ultimo momento, quando in pratica le atlete si stavano schierando sulla linea di partenza. Si era già svolta anche la presentazione...
La premessa, ormai, vale ogni giorno ed è grande così: riusciranno i corridori ad affrontare l'intera tappa numero 17 della Vuelta oppure si va verso un'altra frazione condizionata dalle proteste Pro Pal? In programma oggi c'è un nuovo arrivo in...
Zero vittorie, un solo podio e dieci top ten complessive: è questo il bilancio con cui, al 10 settembre, Lennert Van Eetvelt ha chiuso prematuramente il suo 2025. Come comunicato con un post su X dalla sua squadra, il...
Tadej Pogacar ha sciolto le riserve: dopo la trasferta canadese, che segnerà il suo rientro alle corse, volerà in Ruanda per una doppia sfida iridata. Lo sloveno infatti disputerà anche la crono domenica 21 settembre, giorno del suo 27esimo compleanno,...
Domenica torna il grande ciclismo sulle pagine di tuttobiciweb e CiclismoLive: a partire dalle 15.45, infatti, trasmetteremo in diretta streaming le immagini del 34° Memorial Annibale Franchini che si disputerà a Provezze di Provaglio d’Iseo con l’organizzazione della società Amici...
Oggi svariate star del ciclismo professionistico si esibiscono sulle strade della Toscana. A partire dalle 11, 30 andrà in scena il Giro della Toscana (189, 400 km) con partenza e arrivo a Pontedera. Il tracciato strizza l’occhio a passisti-fondisti e...
Dalla maglia a tinte chiare della UAE Team ADQ a quella blu rossa e nera della FDJ Suez: Sofia Bertizzolo a fine 2025 lascerà la formazione emiratina con cui ha gareggiato negli ultimi quattro anni per passare all’equipe francese. L’accordo...
Nell'intenso weekend dell'Italian Bike Festival a Misano Adriatico, la nostra inviata Giulia De Maio ha fatto due chiacchiere con Simone Consonni presso lo stand Trek: breve riepilogo della sua splendida esperienza nel team griffato Lidl, al fianco soprattutto di Milan,...
La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti, mira a stabilire nuove regole in cui leggerezza, traspirabilità, resistenza al vento e idrorepellenza...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.