Antonio Torri, presidente del Team 2003, archivia un'altra edizione, la sedicesima,
della 3Giorni Orobica-Gran Premio LVF Valve Solutions. Anche quest'anno per lui
e per Patrizio Lussana, direttore di
organizzazione, si è chiusa l'ennesima splendida manifestazione che ha
incoronato il superlativo diciottenne pugliese di Grottaglie, Alessandro Monaco (Convertini Junior
Team); edizione che ha avuto anche altri grandi nomi come vincitori di tappa:
da Baldaccini all'indomito russo Galeev per finire a Covi che ha trionfato
nell'ultima frazione. Un bilancio dunque ottimo come sempre.
“Direi proprio che il bilancio è positivo. Abbiamo iniziato con Baldaccini e finito con Covi, tutti nomi
attesi così come lo era Monaco sul Passo del Maniva. Ci sono state più squadre
che hanno lottato e dato lustro alle nostre quattro tappe; un'edizione
sicuramente positiva come tutte le precedenti. Siamo riusciti a superare
qualche difficoltà per il traffico che logicamente ci sono su strade battute
come quelle bergamasche e bresciane; è stata durissima la tappa di Adro per la
direzione di organizzazione e le moto staffette, abbiamo dovuto accorciarla di
qualche chilometro per il grande traffico esistente e credo si stata una saggia
decisione. Valuteremo se sarà il caso di ridisegnare il finale. In definitiva
siamo soddisfattissimi”.
Alla vigilia avevi detto di stare attenti ai russi.
Avevi visto lungo: non hanno vinto la corsa, portando a casa però una tappa, ma
sono sempre stati tra i protagonisti in ogni tappa.
“Sì, infatti Galeev si è portato a
casa anche la maglia di miglior scalatore, dimostrando di essere un forte
atleta”.
Come sempre chiusa un'edizione si pensa già
all'altra, si pensa a migliorarla ulteriormente, anche se obiettivamente è
difficile fare meglio.
“Cerchiamo sempre di
migliorare, cerchiamo di fare nostri i suggerimenti e i “peli nell'uovo” che ci
fa notare il collegio di giuria. C'è sempre da imparare e se possibile fare
passi avanti. Adesso abbiamo questa idea di iscrivere la corsa nel calendario
internazionale, di fare la partecipazione a regioni e non sarebbe male perché
avremmo più squadre straniere e la qualità delle italiane. Vediamo se l'UCI ci
concederà di farla penso che saremo pronti a fare il salto di qualità”.
In sede di presentazione della 3Giorni Orobica ci
avevi parlato del “nuovo che avanza” a livello organizzativo e che in un futuro
neanche troppo lontano potrà dare continuità alla vostra corsa. Sono cresciuti
ancora di più dopo la 16ma edizione?
“Sì, devo dire che i
ragazzi giovani, dai direttori di corsa a quelli che si occupano
dell'organizzazione, anno dopo anno acquistano sempre più esperienza. Ci
seguono bene, stanno imparando, in diversi momenti ci mettiamo anche
nell'angolo per vedere come operano. Sono entusiasti e credo che il futuro
della corsa potrebbe già essere in buone mani”.
Valerio Zeccato
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