PROFESSIONISTI | 21/03/2016 | 09:48 Esteban Chaves va a caccia di conferme nella Volta a Catalunya e si prepara alla sfida con i più grandi cacciatori di core a tappe. Lo abbiamo incontrato alla vigilia della corsa ed ecco le sue sue sensazioni.
«Con la squadra ho lavorato molto in inverno prima ad Alicante e poi in Sudafrica. Abbiamo scelto di cominciare un po’ in ritardo la stagione, ma mi sento molto bene. In marzo ho corso in Francia e poi alla Tirreno con ottime sensazioni, anche se finora è mancato un test vero in alta montagna che potesse dare le risposte che cercavamo. La tappa regina della Tirreno avrebbe potuto essere quel test, anche in vista del Giro d’Italia, ma tutti sappiamo com’è andata. Ora mi aspetto risposte dalla Catalogna».
Con te a guidare la squadra ci sarà un Matthews che vola. «Nella Orica ci sono alcuni ragazzi con un talento straordinario e Matthes è uno di questi, lui è uno che dopo sei mesi di stop ha vinto la prima corsa che ha disputato. Ed è un peccato che la sua Sanremo sia stata condizionata dalla caduta prima della Cipressa, perché stava davvero benissimo. Ma il ciclismo è così, bellissimo e crudele».
E dalla Volta a Catalunya cosa si aspetta? «La Volta è una corsa speciale. Come sempre, mi piacerebbe essere davanti con i migliori e pedalarae con regolarità. Indipendentemente dal piazzamento, vorrei avere buone sensazioni, stare bene e poter portare avanti il mio lavoro senza incontrare problemi sulla strada che porta verso il Giro d’Italia. Possiamo contare su una squadra davvero molto forte con Gerrans, Plaza, Txurruka e Haig, questi ultimi preziosi appoggi in montagna».
Com’è la vita in seno alla Orica-GreenEdge? «La squadra sta crescendo poco a poco. Stiamo lavorando in vista delle granbdi corse a tappe, dopo aver consolidato il nostro valore nelle classiche in linea e negli sprint. L’idea dei tecnici è quella di avere una squadra competitiva su tutti i terreni».
Lei lo scorso anno ha fatto quinto alla Vuelta. un bel segnale. «Ne parlano con il diesse Neil Stephens nei giorni scorsi: quel risultato mi ha dato la certezza di poter competere per il successo in un grande giro. E con il lavoro che stiamo facendo, posso migliorare ancora».
Il primo grande obiettivo è il Giro d’Italia «Ci penso sempre. Tirremo e Catalogna le ho scelte proprio per questo, per l’impegno proposto dai tracciati e per la qualità dei partecipanti. Dopo la Volta tornerò in Colombia per lavorare e rientrerò in Europa solo per partecipare alla corsa rosa. E come lo scorso anno, poi affronterò anche la Vuelta a España».
Un pensiero ai Giochi? «Sono nella preselezione e questo mi dà grande morale, anche se da qui ad agosto mancano ancora molti mesi. Mi piacerebbe disputare la corsa in linea ai Giochi, sarebbe un sogno per me rappresentare il mio Paese. Ma aspettiamo il Giro, poi ne sapremo di più».
Nell'allegato potete ascoltare l'intervista realizzata da Esteban Chaves
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