L'ORA DEL PASTO. La seconda vita di Bruse, Negro e Bomba

STORIA | 07/11/2015 | 10:12
Italy Cycling Tour. Agenzia cicloturistica specializzata in escursioni a pedali, gite a due ruote, viaggi a corone e pignoni. Mete seducenti, proposte eleganti, soluzioni attraenti. Servizi navette, affitto bici, assistenza bilingue (veneto e inglese). Quando si scopre che, dietro questa – anche a Vittorio Veneto si dice così – “start up”, ci sono Bruse, il Negro e Bomba, il gioco è fatto.

Bruse è Marzio Bruseghin, il Negro è Mauro Da Dalto, e Bomba è Alessandro Da Re.
Sono loro tre a dirigere, guidare, accompagnare e, se è il caso (e spesso lo è), spingere i cicloturisti a esplorare la via del Grappa e la strada del Prosecco, avventurarsi sui passi dolomitici e sul colli asolani, scoprire i tornanti del San Boldo e girare per le città murate, domare il Pian Cavallo o penetrare nell’Osteria senza oste. Mappe chilometriche ed etiliche, punteggi di difficoltà e punti di ristoro, carte altimetriche e – c’è da giurarlo: almeno in caso di pioggia – anche carte da scopa e scopone. E per chi vuole elevare e sublimare un giorno d’inferno all’eternità del paradiso, un’impresa sui muri delle Fiandre.

Anche i corridori si riciclano. Paolo Fornaciari ha una gelateria, “Ultimo Kilometro”, a Borgo a Buggiano, Massimiliano Mori ne ha due, a San Miniato e a Fucecchio. Eddy Mazzoleni ha un ristorante a Curno. Luciano Conati ripara, aggiusta, perfeziona e vende biciclette a Verona, Giuseppe Faraca a Cosenza, Tullio Rossi a Roma. Daniele Pietropolli gestisce una stazione di servizio a Verona. E tutti i Moser convergono nell’azienda vinicola. Marcello Bergamo ha un maglificio, Nico De Lillo è specialista in calze, e Marco Bandiera, che pure continua a fare il corridore professionista, ha già esordito nel settore abbigliamento. Per tutti si spera che sia una pedalata più lunga e più vincente. Approfondita, arricchita, valorizzata da tutti quegli anni trascorsi sudando sulla strada. Fra pedali e pensieri, fra volate e progetti, fra inseguimenti e idee. Il ciclismo come passaporto, biglietto, linguaggio universali. Il ciclismo come scuola di vita, come università di esperienze, come accademia di incontri e conoscenze.

Così Marzio Bruseghin e Mauro Da Dalto, con la complice ed esplosiva regia di Bomba, adesso affrontano questa seconda, anzi, terza vita (tutti e due vantano già viti, vigne e vini), fra clienti italiani e canadesi, californiani e – magari – giapponesi, nel nuovo ruolo di capitani-gregari, o di gregari-capitani, di arrampicatori socievoli e di passisti commensali. Fra le novità del 2016, una puntata sul Ventoux e, con la collaborazione di un altro ex, Daniele Righi detto l’Etrusco, una edizione (quella primaverile) dell’Eroica.
Italy Cycling Tour, ovvero il Bruse, il Negro e Bomba: così gira il mondo.

Marco Pastonesi
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COMMENTI
sociale
7 novembre 2015 12:51 angelog
Non dimenticate che oltre a socializzare con quelli che sono i loro clienti o \"compari de beveste\" fanno sociale vero senza fare tanta propaganda, grazie di esistere

solidarietà/sociale
7 novembre 2015 19:54 angelog
Ma dire che questi tre fanno del sociale è una bestemmia? Come mai il mio precedente non è stato pubblicato? Angelo

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