Tom DUMOULIN. 10. Che numero ragazzi, e soprattutto che corridore. Ingaggia prima un bellissimo duello con Esteban Chavez per la maglia rossa, poi nel finale ha ancora forza e lucidità per capire che può tornare su un lanciatissimo Froome e portarsi a casa non solo la maglia, ma anche la tappa. Da mercoledì la musica cambierà, ma ad oggi questo ragazzo ha davvero impressionato.
Chris FROOME. 9. È l’uomo dei Grandi Giri che non va mai fuori giri. Guai a darlo per morto, per finito. Lui procede del suo passo, poi torna, eccome se torna. Ma non si limita a riprendere i primi, cerca di arrivare per primo. Non fa i conti con l’olandesone volante, ma dopo un grande Tour, il keniano bianco onora anche la Vuelta. Alla faccia di chi prepara solo un grande giro. Alla faccia di chi lo voleva qui solo per onor di firma. Onore al merito.
Joaquin RODRIGUEZ. 6,5. Sulla carta è una tappa per lui, ma non pare brillantissimo su queste pendenze.
Fabio ARU. 6,5. Soffre tantissimo, come tutti. Ma cerca di portare a casa la pelle, e alla fine lo fa nel migliore dei modi. Prova ad attaccare, ma su queste pendenze non è né facile né tantomeno semplice. Lui non è scattista. Soffre i continui cambi di ritmo. Ha bisogno di salite lunghe e arcigne, mercoledì ci sarà pane per i suoi denti.
Rafal MAJKA. 6,5. Prova a mettere tutti nel sacco, ma non ci riesce.
Nairo QUINTANA. 5. Già al Tour ci aveva convinto pochissimo, in questa Vuelta, fin qui, ancora meno.
Alejandro VALVERDE. 5,5. Fa il suo, cercando di spianare la strada a Quintana, ma entrambi non sono brillantissimi.
Domenico POZZOVIVO. 5,5. Lui è un peso piuma e su certe pendenze potrebbe anche trovarsi bene, ma gli manca ancora qualcosa.
Louis MEINTJES. 6. Fa tanta fatica, tantissima, ma il giovane sudafricano lotta anche oggi come un gladiatore.
Diego ROSA. 6,5. Tanta sostanza, tanta qualità.
Mattia CATTANEO. 8. In fuga fin dal mattino con Nikolas Maes (Etixx-Quick Step), Jim Songezo (MTN-Qhubeka), Pavel Brutt (Tinkoff-Saxo), Danny Van Poppel (Trek), Maxime Bouet (Etixx-Quick Step), Pieter Serry (Etixx-Quick Step), Geraint Thomas (Team Sky), Tony Hurel (Europcar), Omar Fraile (Caja Rural), Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo), Yohan Bagot (Cofidis), Lorrenzo Manzin (FDJ). Poi ci prova da solo. Infine viene ripreso da Omar Fraile, Pieter Serry e Yohan Bagot e approfittando della discesa rientrano su questi battistrada anche Thomas e Bouet. Insomma, il ragazzo della Lampre-Merida di Orlando Maini getta il cuore oltre l’ostacolo e va alla ricerca di una giornata di gloria. Dopo tanta sfortuna, molti intoppi e qualche incidente, finalmente uno dei ragazzi più talentuosi del ciclismo italiano si sta riposizionando all’interno del gruppo: Mattia è talento da vendere, se solo cambia il vento…
Giovanni VISCONTI. 8. Cade e prende una brutta botta alla caviglia: ma è un ragazzo in gamba.
Bruno VALCIC. 2. Il presidente del collegio di Giuria alla Vuelta ieri ha deciso di multare Peter Sagan – travolto da una moto dell’organizzazione - di 200 franchi svizzeri per «ingiurie e minacce», più altri 100 per «danno d’immagine» per il ciclismo. Anche questo provvedimento è un grave danno d’immagine per il ciclismo, di cui l’Uci dovrà chiedere conto al presidente del collegio di giuria. I giudici sono abituati ad applicare alla lettera i regolamenti, quando saranno anche in grado di usare la testa e di conseguenza il buonsenso, sarà sempre troppo tardi.
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