BARDIANI CSF. Formazione ambiziosa per il Giro d'Austria
PROFESSIONISTI | 02/07/2015 | 15:34 Continua l’attività estiva per la Bardiani – CSF che dal 4 al 12 Luglio sarà al via del prestigioso Tour of Austria. Un evento di categoria 2.HC dove il #Greenteam è l’unica compagine italiana presente e verrà guidata principalmente da un manipolo di giovanissimi atleti vogliosi di mettersi in evidenza nelle nove tappe in programma. FORMAZIONE. Tour of Austria: Simone Andreetta, Andrea Manfredi, Andrea Piechele, Paolo Simion, Luca Sterbini, Simone Sterbini, Alessandro Tonelli.
DICHIARAZIONI Roberto Reverberi: ”Siamo felici di essere nuovamente presenti al Tour of Austria dove portiamo una squadra molto giovane ma ricca di talento e voglia di emergere. Sulla carta ognuno dei nostri ragazzi avrà lo spazio per mettersi in mostra e il terreno adatto per farlo. Guardando il profilo altimetrico, almeno tre tappe si presentano per un arrivo in volata e lì abbiamo in Piechele più Simion due velocisti che possono puntare a fare molto bene. In montagna daremo spazio a Manfredi e anche a Tonelli che nelle ultime uscite è stato molto bravo come supporto ai propri compagni. Andreetta e i fratelli Sterbini avranno invece alcune tappe intermedie dove posso farsi vedere”.
PERCORSO Il Tour of Austria o Osterreich Rundfahrt, partirà Sabato 4 Luglio con una cronosquadre di 5.3km nel cuore di Vienna. Dopo alcune tappe per uomini veloci, gli scalatori entreranno in scena a partire dalla quarta frazione con il traguardo di Dobratsch. La giornata clou sarà però la sesta con il duro arrivo in salita di Kitzbüheler Horn (7.6km con punte di pendenza al 23%). La corsa a tappe terminerà quest’anno a Bregenz dopo un’ultima impegnativa frazione di 192km e tre salite d’affrontare, di cui due di 1° categoria.
Riporto qui integralmente la lettera reperita presso il sito ufficiale della Bardiani-Csf:"Bibbiano, Italia, 04 Giugno 2015
In risposta all’ultima comunicazione ricevuta dal Mouvement Pour un Cyclisme Crédible (MPCC) in data 31.05.2015, Bruno Reverberi rappresentante della squadra Bardiani - CSF dichiara quanto segue attraverso questa lettera aperta:
Siamo a confermare che per il caso in questione abbiamo commesso un errore di interpretazione del regolamento ma il corridore non aveva nessuna responsabilità sul caso e perciò non farlo partire al Giro d’Italia sarebbe stato penalizzante per una colpa non sua e che avrebbe oltremodo pregiudicato la sua carriera futura.
Facciamo presente e vogliamo qui sottolineare che il suddetto corridore è partito nella prima tappa del Giro d’Italia del 09 Maggio con valori di cortisolo nella norma, come da referto dell’analisi effettuata dal nostro medico e inviataVI successivamente.
Siamo invece molto amareggiati da com’è stata gestita da parte Vostra la cosa, facendoci apparire come una squadra di dopati.
1)Il giorno seguente (20 Maggio) della vittoria di un nostro corridore al Giro d’Italia e’ stata fatta uscire volontariamente la notizia sul caso, sicuramente data in pasto alla stampa da qualche consigliere dell’ MPCC che era stato da Voi informato del caso.
2)La cosa piu’ grave e’ il comunicato ufficiale emesso sempre nella stessa giornata da parte Vostra con la conseguenza che tutta la stampa ha creato un battage mediatico come se si trattasse di un caso di doping.
3)Il comunicato, a parere nostro, e’ del tutto inopportuno, sia nei modi che nei tempi, perche’ non ha risolto nulla e non ha dato alla nostra squadra il modo di giustificare e chiarire la propria posizione, cosi facendo ci avete condannati ancor prima di sentire le nostre difese.
Pertanto riteniamo inutile la nostra partecipazione alla prossima assemblea del giorno 8 Giugno.
Vogliamo altresì fare presente che la nostra squadra e’ stata una delle prime ad associarsi alla MPCC, perche’ credevamo nel progetto MPCC ma il comportamento tenuto nei nostri confronti, una squadra che non ha e non avra’ mai nelle sue fila corridori che hanno avuto a che fare con il doping è del tutto sbagliato. Pertanto se per un caso come il nostro si e’ tenuto un comportamento come sopra menzionato, danneggiando oltremisura l’immagine dei nostri sponsors e della squadra stessa, Vi comunichiamo che a partire dalla data odierna la nostra squadra non crede piu’ nel progetto del Mouvement Pour un Cyclisme Crédible (MPCC) e in modo insindacabile ne revoca l’appartenenza.
Tanto Vi dovevamo.
Per la Bardiani CSF / Per amministratore finanziario GM SPORT
Reverberi Bruno."
Ora, una precisazione in merito a detta lettera riportata integralmente: " Siamo invece molto amareggiati da com’è stata gestita da parte Vostra la cosa, facendoci apparire come una squadra di dopati"; a riguardo di questa ultima affermazione, chiedo cortesemente, se la squadra BARDIANI-CSF abbia agito per vie legali onde tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati?!?.
Inoltre, chiedo alla dirigenza della Bardiani-Csf, se sia stata informata in merito al fatto che all'ultimo Giro di Italia appena disputato, un'altra squadra abbia partecipato con soli 8 ciclisti, dato che ad un atleta di detta squadra è stato rilevato un basso valore di cortisolo e, pertanto, si sarebbe attenuta al regolamento previsto dal MPCC.
Grazie delle eventuali risposte.
Francesco Conti.
P.S.: Mi ripeto, ho già pubblicato questo "pezzo" in altro articolo, ma non avendo avuto risposte in merito...sono "stressante"!!!!!!!!
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