DONNE | 24/12/2014 | 11:07 La vicecampionessa del mondo a cronometro Hanna Solovey nel 2015 vestirà la maglia dell'Astana-Acca Due O: un colpo di mercato davvero importante per Zulfia Zabirova e Maurizio Fabretto perché con le sue qualità la 22enne ucraina di Luhansk, che ha scelto la squadra kazaka come primo team internazionale della sua carriera, potrà puntare a risultati importanti nelle prove più prestigiose del calendario.
Solovey è una passista eccezionale e non solo per l'argento di Ponferrada a 18" dalla tedesca Lisa Brennauer: nella categoria juniores ha vinto per due volte, 2009 e 2010, il Campionato del Mondo a cronometro precedendo in entrambe le occasione la coetanea francese Pauline Ferrand-Prévot, attuale campionessa del mondo su strada, mentre due sono anche i titoli europei (uno juniores e uno Under23) sempre nella prova contro il tempo.
Finora nella sua carriera Hanna Solovey si è concentrata soprattutto sulle cronometro e sulla pista e questo la rende un'atleta tutta da scoprire nelle gare in linea o in quelle a tappe: al Mondiale in Spagna è riuscita a chiudere al nono posto arrivando nel primo gruppo, segno che quindi può diventare un'atleta molto più completa se riuscirà ad acquisire esperienza nel corso degli anni. «La cronometro è senza dubbio la mia disciplina preferita - spiega Solovey - e per questo i miei obiettivi stagionali nel 2015 saranno la prima edizione dei Giochi Europei a Baku e ovviamente il Campionato del Mondo. Quest'anno ho ottenuto già ottimi risultati e con il supporto della squadra spero di poter crescere ancora. Nel 2014 purtroppo ho corso poco ma mi piace l'idea di pormi sempre nuove sfide e non vedo l'ora di essere al via di qualche altra gara di prestigio, magari una prova di Coppa del Mondo oppure il Giro Rosa». Ma nel cassetto della giovane ucraina c'è anche un altro grande sogno sportivo: «Vero, mi piacerebbe provare a fare il Record dell'Ora: lo vedo alla mia portata, ma non sì può improvvisare quindi dobbiamo discuterne bene con la squadra per trovare il periodo ed il velodromo ideali».
«Hanna è una ragazza molto determinata - spiega il presidente Maurizio Fabretto - e nei primi incontri mi ha fatto un'ottima impressione. È un'atleta forte e merita di correre in una squadra internazionale visto che finora ha gareggiato soltanto con la nazionale. Nel valutare il suo ultimo anno non dobbiamo dimenticarci che viene dalla zone di confine di Ucraina e Russia, una terra di conflitto, e dev'essere stato un periodo molto difficile per lei: sono sicuro che poter affrontare competizioni internazionali con continuità e lungo tutto l'arco della stagione possa aiutarla a far ricredere molti scettici».
Lo scetticismo è legato ad una squalifica per doping che l'atleta ucraina ha finito di scontare nel 2013: «Certo, conosciamo bene il suo passato ma vinceva già prima dello stop, ora è tornata di nuovo ad alto livello ed abbiamo fiducia in lei. Le ho parlato chiaro, come faccio sempre con tutte le atlete all'inizio della stagione: sono nel ciclismo femminile da quasi 20 anni e nelle mie squadre non c'è mai stato alcun caso di doping e voglio che continui ad essere così. Prima vengono serietà e credibilità, poi i risultati. In più ora siamo all'inizio di un progetto a lungo termine con il Kazakistan e non potremo tollerare alcun errore».
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