Saronni: «Sono fiducioso, ma rivoglio Diego Ulissi»
PROFESSIONISTI | 07/12/2014 | 12:34 Beppe Saronni è da una vita alla corte del sodalizio brianzolo Lampre-Merida che è rimasta l'unica formazione italiana del World Tour. Dopo ventiquattro anni nel ruolo di team manager ha lasciato il compito a Brent Copeland, ma è rimasto nell'ambito della società del presidente Emanuele Galbusera con il ruolo di direttore commerciale, clolui che ha il compito e l'onere di trovare in giro per il mondo le risorse per mandare avanti il team.
Che Lampre-Merida ci dobbiamo aspettare per il 2015? «Sono molto fiducioso, la squadra si sta rinforzando: abbiamo trovato dei corridori che possono stare più vicini a Rui Costa e ad aiutarlo, abbiamo parecchi giovani che stanno crescendo bene e miglioreranno. Dire quali sono gli obiettivi è sempre difficile, ma quando sei protagonista qualche vittoria viene sempre».
E lo scorso anno ne avete firmate 27, nella prossima stagione magari sareste più soddisfatti nell'avere qualche successo in meno ma qualitativamente migliore? «Nel 2014 abbiamo vinto il Giro di Svizzera e 9 corse World Tour ed è già un buon risultato. Dobbiamo migliorare come è logico che sia, aggiungendo qualche vittoria di qualità, magari in qualche Classica, qualche tappa in più al Giro d'Italia o al Tour de France che onestamente nell'ultima edizione abbiamo mancato. Ci piacerebbe fare bene soprattutto in Francia».
Filippo Pozzato e Diego Ulissi: due situazioni diverse ma pur sempre due incognite. «Per quel che riguarda Pozzato il primo ad essere scontento del suo 2014 è proprio lui, è un ragazzo intelligente lo sa che ha delle ottime potenzialità, ma risultati al suo livello non ce ne sono stati. Il secondo anno non è andato bene e questo non fa piacere a nessuno, ha ancora un anno di contratto con noi e mi auguro che possa fare un buon inverno e prepararsi bene per riscattarsi. Siamo tutti convinti che possa fare buone cose, abbiamo la fiducia nel nostro corridore, ma ha un dovere nei confronti dei suoi tifosi e dei compagni di squadra. Per quel che riguarda Ulissi è una situazione veramente difficile da raccontare e spiegare: per un prodotto a restrizione d'uso questo ragazzo è da sei mesi che non corre, speriamo nella prossima udienza che si sappia qualcosa, che si sappia bene o male quantomeno cosa farà. Mettiamoci anche nei suoi panni per capire che si trova in una situazione difficile».
Un nome tra i tuoi blu-fucsia-verde che può lasciare un gran segno nel prossimo anno? «A me farebbe piacere che qualche giovane facesse degli ottimi risultati e potesse fare il salto di qualità. Qualche nome? Ce ne sono tanti: Cattaneo, Conti, Bonifazio, i ragazzi stranieri tipo Polanc. Ma ne basterebbe uno perché credo che la soddisfazione che ti dà un ragazzo giovane, che migliora e vince delle corse, sia la cosa più bella che possa accadere».
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