CHESI, L'UOMO CHE BATTÈ BINDA E MORI' FUCILATO

LIBRI | 02/11/2014 | 14:53
Carneade? Chi era costui? Queste parole del Manzoni si adattano bene a Pietro Chesi,
detto “Pelo” per via di un soprannome di famiglia. Toscano di Gambassi, vicino a San Geminiano, Chesi è sempre stato considerato un insulto all’albo d’oro della Milano Sanremo. Tra tanti campioni vincitori infatti, il suo nome è legato a una carriera ciclistica di nessun spessore e soprattutto la sua esistenza si è sempre dipanata nel mistero e nell’oblio più assoluto. Ecco perché voglio assolutamente presentare questo coraggioso lavoro dell’amico Mauro Parrini, toscano come Chesi, lavoro che getta un po’ di luce sulla vita, e la morte, di questo modesto sregolato, incostante pedalatore. Chesi che pedala forte e vince qualche corsa tra i dilettanti; Chesi che fa lo sbruffoncello di paese; Chesi che si iscrive al fascio e trova spazio nella Società “legionaria” Nicolò Biondo di Carpi, città che ha dato i natali a un ben più famoso e serio atleta che risponde al nome eroico di Dorando Pietri. Ma mentre quest’ultimo nel 1908 “perse” la vittoria olimpica, il modesto Pelo trionfa da fenomeno in una strana Milano Sanremo ridicolizzando quel Binda che da lì a qualche mese sarebbe diventato  Campione del Mondo.  E il libro analizza le  storie parallele di questi due corridori, se vogliamo agli antipodi del ciclismo: uno bello, elegante, fascinoso, vincente e ricco; l’altro sgraziato, scomposto, modesto, sconfitto e maldestro. 

Però, come abbiamo detto, quel  3 aprile del 1927 le parti per un solo giorno si invertono e la foto in prima pagina sulla Gazzetta tocca a lui, al modesto Pelo che non riesce a metabolizzare ciò che gli è capitato. Sarà la nascita di un Campione? Neanche per idea; Chesi non vincerà più. Anzi, prenderà anche “le trippe” dalla moglie che gli rimprovera di essere imbolsito e codardo quando si ritirerà nella IV tappa Lucca Grosseto del Giro che si corre neanche due mesi dopo l’Impresa… Svetteranno, nelle esigue pedalate degli anni seguenti,  pochi piazzamenti che contano e tante stranezze al limite della follia. Sorprenderanno  dieci anni di oblio a rimorchio delle camice nere fiorentine. Sul finire della guerra civile italiana Chesi resta invischiato in quella faida tra fratelli fino alla fucilazione sommaria in una Firenze liberata l’11 agosto 1944.                      

Ho citato precedentemente l’autore definendolo coraggioso, come coraggiosa è la casa editrice Mursia che pubblica un volume destinato (come si usa dire adesso) a un lettore di nicchia. Ma noi che amiamo il ciclismo e le sue storie, amiamo conoscere questi personaggi di seconda fascia, uomini di sport e di un’Italia che cercava la sua strada tra le mille difficoltà che tutto raincontra. Chi ricorda Chesi? Chi conosce la sua storia? Chi tra i giovani è addentro ai nomi  e alle storie del fascismo e antifascismo fiorentino: Pavolini, Ragghianti, Balducci le Brigate Nere. Tutte voci sopra le righe e adesso dimenticate… e come chiosa elegantemente Parrini, citando un proverbio francese a valenza universale,  «i cani abbaiano e la carovana passa…».  
Mauro Parrini:  PIETRO CHESI. Il ciclista in camicia nera.  2014 MursiaEdizioni 

www.mursia.com   14,00 euro
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Grandi manovre organizzative in vista della tappa di domani e soprattutto della discesa dall'Umbrail Pass al fondovalle in Svizzera. Il comunicato ufficiale di RCS Sport spiega che: «In considerazione delle condizioni meteo attese per la tappa n° 16, i rappresentanti...


Antonio Tiberi al termine della seconda settimana del Giro mantiene sia la maglia bianca di miglior giovane che la quinta posizione in classifica generale, con un ritardo di 9’26” su Tadej Pogacar. «Sicuramente non sarò io ad arrivare primo...


Tadej Pogacar ha trascorso il giorno di riposo assediato dai tifosi sloveni, che hanno cercato di fare un selfie o avere un autografo dal campione in maglia rosa. «Oggi abbiamo firmato tanti autografi. Qui a Livigno c'erano tanti tifosi e...


Finisce in Australia la classica Paris-Troyes (1.2) grazie a Liam Walsh. Il veloce atleta del Team BridgeLane ottiene infatti il successo in Francia dove regola il transalpino Houcou e il tedesco Muller al termine di una volata a grippo compatto....


Prima vittoria per Martina Fidanza! La bergamasca della Ceratizit-WNT Pro Cycling centra il bersaglio in Belgio dove, stamane le donne elite hanno gareggiato per il Gran Premio Mazda Schelkens sulla distanza di 128 chilometri. Fidanza allo sprint ha regolato la...


Dylan Groenewegen ritrova la strada della vittoria che gli mancava dallo scorso 20 gennaio quando si era importo a Valencia nella prima gara europea dell’anno. Il velocista olandese del Team Jayco AlUla ha conquistato il successo nella Ronde Van Limburg,...


Se Pogacar cannibalizza il Giro e toglie l'intersse, agli sportivi non interessa. Poco importa che le strade del Giro siano piene di appassionati, che ieri risalendo verso Livigno ci fosse una marea umana ad acclamare questo fenomeno del ciclismo mondiale,...


La seconda settimana del Giro d'Italia ha regalato emozioni forti al team Polti Kometa. Parlando puramente di risultati: gli Intergiro sono passati da 3 a 5 e i premi Combattività da 3 a 4, con Andrea Pietrobon che comanda ora...


Dopo il bruttissimo incidente di cui è stata vittima nella tappa inaugurale della Vuelta a Burgos, sabato pomeriggio Elisa Balsamo è tornata a casa e oggi sarà ricoverata presso la Casa di Cura La Madonnina di Milano. Domani la...


INEOS GRENADIERS. 8, 5. Se non ci fosse Pogacar, Geraint Thomas sarebbe lì a giocarsi il Giro. Secondo con 15” di vantaggio su Dani Martinez: per il momento entrambi giocano su un altro tavolo, diciamo anche un altro sport. Tra...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi