
SAN PAOLO D’ARGON (Bg) -
Con la vittoria del “figlio d’arte” Riccardo Verza della Contri Autozai si è
conclusa la 3 Giorni Orobica, gara nazionale a tappe per la categoria juniores.
Per il Team 2003 di Antonio Torri e Patrizio Lussana si è concluso un ciclo
terribile a livello organizzativo. La corsa a tappe bergamasca ancora una volta
impeccabilmente organizzata, si è dimostrata una volta di più una vera e
propria vetrina di talenti di grande spessore. Ed è una coincidenza, ma non
troppo…, il fatto che il vincitore del 2013, Filippo Zaccanti, proprio
durante l’edizione 2014 della 3 Giorni Orobica, ha colto la prima affermazione
tra i dilettanti nella 48a Ciriè - Pian della Mussa, classica piemontese per
scalatori. Con il presidente del Team
2003 Antonio Torri tracciamo il bilancio della corsa orobica. “Credo che la
qualità di questa edizione sia stata assolutamente importante. Già con la
vittoria della Contri, squadra campione italiana a cronometro, nel cronoprologo
di Fara d’Adda siamo partiti subito al massimo. La vittoria di Verza, un primo
anno, è da tenere in considerazione e sottolineare perché vincere una corsa a
tappe come la nostra al primo colpo significa che sicuramente dentro qualcosa
c’è. Abbiamo avuto il campione europeo Affini che si è messo in mostra più
volte, abbiamo avuto anche il vice campione d’Europa, il belga Jordi Warlop,
dal quale magari ci si aspettava qualcosa di più; però ci sono stati corridori
importanti che si sono dati battaglia. Quindi siamo soddisfatti”.
A sensazione la novità del
cronoprologo a Fara d’Adda è piaciuto…“Sì, magari il percorso
era un po’ tortuosetto, magari le squadre si aspettavano un percorso un po’ più
lineare, ma nella Bassa quelle sono le strade. Credo però che sia piaciuta lo
stesso”.
Sappiamo che mentre cala
il sipario dell’ultima tappa, tu e Patrizio Lussana, le “anime” del Team 2003,
già state lavorando per la costruzione della prossima edizione. Ricalcherà
quella appena mandata in archivio?
“Può essere che si
rifacciano tre tappe in linea e una cronosquadre. Penso che grosso modo si
ripeterà l’iter di quest’anno; poi vedremo se le sedi di partenza e arrivo di
tappa saranno le stesse, oppure no. La tappa di Trescore Balneario è stata
molto bella con lo strappo finale che portava all’arrivo che i corridori hanno
fatto a tutta, uno strappetto che lascia il segno nelle gambe. La tappa del
Colle Gallo contiamo di tenerla così come è stata disegnata, con la partenza ad
Adro e arrivo sulla salita, diciamo che sarà sempre la tappa d’apertura,
sperando naturalmente che l’azienda Carrara di Adro continui a restarci
vicino”.
Come Team 2003 finalmente
siate arrivati al traguardo infilando una serie incredibili di eventi a partire
dagli Italiani in linea juniores a San Paolo d’Argon, passando per gli Italiani
a cronometro a squadre di Vidalengo, per poi sfornare la tradizionale 3 Giorni
Orobica. Qual è la sensazione più bella che ti porti dietro di questo correre,
correre, correre…
“Ogni tanto ti si sgonfia
un po’ l’entusiasmo perché magari ti trovi un po’ da solo a dover fare
determinate cose e ti sembra che il mondo ti caschi addosso… Però il peso se ne
va quando ti accorgi che la gente ti dice che hai fatto le cose bene, che sei
stato bravo; di conseguenza tutte le preoccupazioni, lo stress e la fatica se
ne vanno quando ti rendi conto personalmente, ma soprattutto hai riscontro
dagli altri, che il risultato c’è stato. Diciamo che quello è il nostro
traguardo: noi sicuramente non siamo al top, ma ci piace fare le cose in
modo serio e giusto, senza strafare”.
Valerio Zeccato
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.