TOUR DE FRANCE | 15/07/2014 | 09:43 Alberto Contador ha raggiunto ieri sera attorno alle 11 l’hotel della Tinkoff Saxo a Besançon: «È un momento molto complicato da descrivere, certo mi sento molto triste. Avevo lavorato moltissimo: posso dire che non avevo mai preparato un Tour de France in tutta la mia carriera come avevo fatto quest’anno. E anche se in classifica generale ero un po’ in ritardo, sentivo di avere delle ottime gambe. È un duro colpo per me, ma sono bene che ci sono problemi più gravi» E ancora, alla radio spagnola ha detto: «Sono partito da Mulhouse con l’ambizione di vincere la tappa, ma tutto è svanito in un momento, quando sono caduto. Ho cercato di ripartire, anche se ho visto subito che la ferita al ginocchio era piuttosto seria. Ho provato in tutte le maniere, ma il dolore al ginocchio era troppo forte e non potevo continuare in quel modo. La discesa del Petit Ballon è impegnativa, ma avevo visto che quel tratto era in buone condizioni. Scendevamo a 70-80 all’ora, ho tolto una mano dal manubrio per prendere qualcosa da mangiare e... evidentemente c’era un’onbdulazione che non era ben visibile e mi sono trovato per terra. Il futuro? Vedremo a Madrid: senza intervento chirurgico, la Vuelta è esclusa al 100 per cento. Ma il problema vero non è essere al via della Vuelta, è essere al via per vincerla».
Magdeleine VALLIERES. 10 e lode. La campionessa del mondo che non ti aspetti. La underdog che stravolge lo spartito iridato, che confonde le carte, che ne nasconde alcune per mostrarne delle altre. Corsa folle, alla faccia del mondiale duro e...
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Oscar
Albi d'Oro
