| 02/05/2006 | 00:00 A quattro giorni dal cronoprologo di Seraing, Danilo Di Luca fa il punto sulla sua personale marcia di avvicinamento al Giro d’Italia. Il vincitore del Pro Tour 2005 dopo la Liège-Bastogne-Liège ha scelto di rientrare a casa per trascorrere l‚ultima fase di preparazione fra intensi allenamenti e momenti di assoluto relax.
«Partirò da Seraing consapevole di avere fatto tutto il possibile per disputare il miglior Giro della mia vita» dichiara il Killer. «In fondo è una prima volta... Sono di fronte ad una sfida nuova e, proprio per questo, entusiasmante». Mai prima d’oggi il campione abruzzese aveva lanciato la sfida che vale una carriera: provare a vincere il Giro e, perdipiù, in un’edizione tanto impegnativa quanto colma di avversari temibili. «Ma non sono timoroso» rassicura il 30enne capitano della Liquigas, che vanta 37 vittorie in 9 anni di professionismo. «Nel 2005 ho dimostrato di avere le carte in regola per vincere un grande giro e credo di conoscermi abbastanza bene da poter guardare con fiducia alla vittoria finale. Ho rinunciato ai miei tradizionali obiettivi d‚inizio stagione, ho affrontato mesi di lavoro durissimo, a cominciare dal lungo stage sulle alture del Messico, e penso di avere raggiunto la maturità atletica e psicologica. Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti: non sarà facile, ma me la posso giocare».
La Liquigas si presenta ai nastri di partenza del Giro con una squadra solidissima. «Sì, un altro motivo di serenità. Non abbiamo nulla da invidiare ai nostri avversari».
E la cronosquadre?
«Soltanto CSC e Discovery Channel potrebbero fare meglio di noi. Da parte mia, ho svolto un lavoro specifico proprio per le prove contro il tempo: ancora oggi ho sostenuto un allenamento sulla bici da crono che la Bianchi mi ha preparato appositamente per il Giro. Un monoscocca in carbonio su cui mi trovo davvero molto bene».
Rispetto al percorso, Di Luca non ha dubbi: «Non esiste una “tappa cruciale“: sarà decisiva tutta l’ultima settimana, in blocco». Quanto ai rivali, «occhio in particolare a Basso e Simoni, ma per vincere un Giro non ci si deve far condizionare da niente e da nessuno».
Frattanto, Liquigas ha ufficializzato la formazione che affiancherà Di Luca: Dario Andriotto, Patrick Calcagni, Dario Cioni, Vladimir Miholjevic, Andrea Noè, Franco Pellizotti, Alessandro Spezialetti e Charles Wegelius.
Il team manager Roberto Amadio sottolinea la funzione di Pellizotti, «fondamentale appoggio per Di Luca nelle tappe più delicate e nostra seconda punta. Il suo apporto potrebbe risultare determinante sul piano strategico». La squadra sarà diretta dalla “triade” composta, oltre che dal team manager Roberto Amadio, dai direttori sportivi Stefano Zanatta e Mario Chiesa.
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