Basso: Saltara, una bella tappa in un bel Giro. E...

| 15/03/2006 | 00:00
È cominciata stamane alle 9.30 la ricognizione di Ivan Basso sulle strade della settima tappa del Giro d'Italia, destinata a concludersi a Saltara. Il varesino è partito da Cagli, a 110 chilometri dal traguardo, per scoprire soprattutto il Monte Catria, una salita di quindici chilometri, gli ultimi cinque dei quali su sterrato. Ivan, scortato dalle staffette del Motoclub Dragoni di Saltara, non ha però potuto affrontare l'intera salita in bicicletta: neve e ghiaccio lo hanno costretto a salire in macchina dopo un paio di chilometri di ascesa. Il varesino è tornato in bicicletta in località Gola del Furlo per affrontare subito la salita delle Cesane, otto chilometri con pendenza media del 9% a 38 km dal traguardo. Tutta la parte finale della tappa è un mangia e bevi con tanti strappi: tra questi lo strappo di Via Tomba a Serrungarina (1 km con pendenza massima del 20%) a diciassette km dal traguardo, lo strappo del Pieve (500 metri al 15%) a dieci chilometri dal traguardo. Ci sarà poi salita per raggiungere Saltara ma il traguardo non sarà posto sulla via principale del paese, laddove Paolo Bettini indossò la maglia tricolore: proprio in quel punto si svolterà a destra per salire all'Osservatorio Balì affrontando uno strappo di 800 metri all'11%, in cima al quale sarà posto l'arrivo. «È sicuramente una tappa molto bella - ha commentato Ivan Basso - che arricchisce un Giro bello ed impegnativo che a me piace molto. Sarà un Giro nel quale servirà la testa per riuscire a dosare le forze su un percorso molto esigente, anche se poi saranno i corridori a decidere come affrontarlo. Sono contento di aver visto questa tappa, la considero molto bella». In serata, poi, Basso è stato l'ospite d'onore, insieme al commissario tecnico della nazionale Franco Ballerini, della presentazione ufficiale alla stampa della settima tappa del Giro d'Italia. Con loro erano presenti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino Alberto Drudi, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Palmiro Occhielli, il vicesindaco di saltara Enrico Ambrosini e l'assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Luccarini. Grande è stato l'impegno della Provincia e della Regione per accogliere il Giro: l'investimento totale è stato di tre milioni e duecentomila euro (2.700.000 per la Provinicia, il resto per la Regione) per la sistemazione delle strade su cui transiterà la corsa rosa. «È un Giro d'Italia che non ha tappe di trasferimento - ha detto il ct - ed in particolare non lo è questa di Saltara». E Basso ha aggiunto: «Normalmente le tappe più lunghe del Giro sono quelle di trasferimento, mentre questa è pianeggiante solo se si mette la cartina al contrario... Il mondiale a Saltara? Sarebbe bello, ma dovete mettere l'arrivo in cima a questo strappo e non dove ha vinto Bettini in volata...». E Alighiero Omiccioli, responsabile del comitato organizzatore ha subito colto la palla al balzo: «Ora speriamo di meritarci la fiducia della RCS Organizzazioni per avere il Giro d'Italia anche nel 2007 e nel 2008, ma il sogno mondiale non è tramontato. E siamo prontissimi a rilanciare la candidatura di Saltara per il 2013».
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