STORIA | 10/03/2013 | 11:04
La Fi-Pi-Li
scorre veloce a poche decine di metri dall’azienda che è in via Ilaria Alpi a
San Miniato, Siamo andati a trovare la famiglia Daccordi, con il capostipite
Luigi, la moglie Marilena, la figlia Sena. Una famiglia perbene, sempre gentile
e di grande ospitalità che nel ciclismo mondiale è apprezzata e conosciuta.
D’altra parte la Cicli
Daccordi è stata fondata nel 1937 da Giuseppe che ha avuto la
fortuna di avere un figlio predestinato a proseguire la sua opera, artista ed
appassionato con l’amore per la bici.
“ Papà – ricorda Luigi era il vero artista, metteva in
pratica il giorno quello che aveva sognato la notte. Era poi parsimonioso, se
disponeva di nove non spendeva certo dieci, il debito anche di una lira non lo
avrebbe fatto dormire la notte e quindi non avrebbe potuto pensare a quello che
aveva da realizzare il giorno dopo. Quante volte mi diceva di non fare il passo
più lungo della gamba “. Oggi tutto è cambiato la bottega è stato sostituita da
un moderna sede nella zona industriale, il mercato è mondiale, Luigi Daccordi
lo ha con la Cina,
con Taiwan, ma anche con la
Francia e tanti altri paesi. Cicloturisti e cicloamatori sono
di casa, Daccordi ha firmato ed equipaggiato con le bici tanti gruppi sportivi, maschili e femminili,
dai professionisti alle società giovanili. Biciclette speciali, qualcuno
specialissima ed ancora per ricordare le ultime novità bici particolari per
andare sulla sabbia, in riva al mare, oppure sulle neve. Arte e passione, amore
per le bici che Luigi Daccordi esprime con il grande apporto della moglie
Marilena e della figlia Sena che avrà il compito di continuare la storia. C’è da
ricordare anche un gruppo sportivo che porta il nome dell’azienda di San
Miniato. Decine di tesserati prendono parte alle granfondo ed ai raduni (Luigi
e Sena in prima fila a guidare il gruppo) e poi Stefano Boggia, ex
professionista e compagno di Sena nonché collaboratore prezioso della ditta.
Fosse dipeso da Giuseppe Daccordi, il fondatore 76 anni fa dell’azienda, la Daccordi sarebbe rimasta
alla bottega artigianale, lui non aveva mire di grandezza, ma gli vanno
riconosciuti tanti meriti, su tutti la scuola di vita che il figlio adotta
anche oggi e che hanno reso solida, affermata e prestigiosa questa azienda di
San Miniato, fiore all’occhiello in campo ciclistico.
ANTONIO MANNORI
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