| 13/10/2012 | 14:54 Matt White si è dimesso da direttore sportivo della GreenEDGE. Ecco la sua lettera aperta: «Il mio nome è stato fatto nelle confessioni di alcuni miei ex compagni di squadra e mi spiace dire che ho fatto parte di una squadra in cui il doping faceva parte della strategia del team. Anch'io sono stato coinvolto in questa strategia: non sono orgoglioso di questo, mi scuso sinceramente con i miei fans, i media, la famiglia e gli amici che si fidavano di me e anche agli atleti che in quegli anni correvano puliti. Ho interrotto la mia carriera agonistica perché ho avuto l'opportunità di essere parte di un progetto che aveva il potenziale per cambiare effettivamente il ciclismo. Le idee di una squadra pulita portate avanti da Vaughters, da Millar e compagni, erano quelle di cui questo sport aveva disperatamente bisogno. Nei miei ruoli direttivi dalla Slipstream Sports fino alla Orica GreenEDGE, ho sempre agito nel nome dello sport pulito e sono molto orgoglioso di avere lavorato con una nuova generazione di ciclisti puliti. Molte cose sono cambiate in meglio, il ciclismo è completamente diverso e ha saputo vincere la sua battaglia, anche se non possiamo cero abbassare la guardia. Mi dispiace per le persone che ho deluso a causa della scelta personale che ho fatto a quel tempo, ma ho cercato di educare e guidare i ciclisti di oggi con nuove idee e di garantire che le generazioni future non abbiano più a che fare con le pressioni che esistevano in passato. Sono molto fiducioso, il nostro sport sta andando nella giusta direzione. Ho deciso di lasciare i miei ruoli tecnici all’interno della Federazione Australia e di GreenEDGE Cycling fino a quando le inchieste non saranno concluse. Matt White»
GreenEDGE, in risposta, ha accettato le dimissioni di Matt White che ora dovrà essere giudicato dalla sua Federazione di appartenenza.
Mi risulta infatti che White sia passato professionista nel 97 all'amore e vita ma poi fu buttato fuori assieme ad altri corridori da Ivano Fanini perché facente parte del "clan" Medici che trafficava in prodotti dopanti.
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