Armstrong festeggia nella tappa dei giganti

| 20/07/2004 | 00:00
La prima tappa alpina, la meno impegnativa sulla carta, ha chiamato alla ribalta i tre giganti del Tour: Jan Ullrich ha provato a ribaltare la situazione attaccando da lontano, quando al traguardo mancavano ancora sessanta chilometri; Ivan Basso ha sfruttato alla grande il lavoro di Voigt e Sastre, ha fatto la corsa, ha cercato la vittoria; Lance Armstrong ha gestito perfettamente la corsa, ha fatto lavorare i suoi postini controllando l'attacco del tedesco, ha fatto imporre il suo ritmo e si è lanciato nella volata finale (sfruttando la scia di un Basso che è partito molto lungo) per andare a cogliere il suo diciottesimo successo personale al Tour (al quale bisogna aggiungere le due cronosquadre) e indossare la maglia gialla numero 61 della sua carriera. Una tappa spettacolare, non durissima, caratterizzata da sette colli e percorsa all'incredibile media oraria di 38,600, che porta quella generale della corsa a 41,440. Solita fuga da lontano, soliti Virenque e Voigt a promuoverla insieme ad un nugolo di temerari; poi i grandi a scatenarsi, con Ullrich che ci prova disperatamente sul Chamrousse, guadagna poco più di un minuto, raccoglie resti di fuggitivi in discesa ma non ha una spalla che possa assecondarlo e alla fine rinuncia. Pedalando verso Villard de Lans si attaccano in molti al gruppetto dei big, salendo verso il traguardo in molti si staccano. Restano Armstrong, Basso, Ullrich ed il suo gregario d'onore Kloden. I due della T Mobile, come in tutta la giornata, non ne azzeccano una dal punto di vista tattico e finiscono terzo e quarto mentre Armstrong fa il Cannibale e vince ancora. A poco più di due minuti un gruppetto del quale fanno parte Simoni, Caucchioli, Totschnig e Mancebo, mentre Scarponi paga dazio e arriva dopo otto minuti e mezzo. Finisce anche la favola gialla di Thomas Voeckler, il nuovo idolo dei tifosi francesi (fra l'altro sarà anche uno dei cinque transalpini ai Giochi Olimpici), che comunque non lascia il podio del Tour: è sua infatti la maglia bianca di miglior giovane del Tour. In classifica generale Lance Armstrong guida con 1'25" di vantaggio su Basso, 3'22" su Kloden, 5'39 su Mancebo, 6'54 su Ullrich. Voeckler è scivolato all'ottavo posto, proprio davanti a Pietro Caucchioli, nono a 10'10". Gilberto Simoni è dodicesimo a 12'01", Michele Scarponi è scivolato al 24° posto con un ritardo di 23'12". Domani, sedicesima tappa, forse la più affascinante del Tour, sicuramente la più vista: sui ventuno tornanti dell'Alpe d'Huez è atteso un milione di tifosi in quello che si appresta a diventare il più grande stadio del mondo. da percorrere contro il tempo ci sono 15,5 chilometri in una sfida che si annuncia appassionantissima.
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