ANDRONI. Rujano smentito: non vi è mononucleosi in atto

| 05/06/2012 | 11:00
Gianni Savio, team manager della Androno Venezuela, scende in campo: «In seguito al comunicato emesso dall'ufficio stampa di Josè Rujano - premesso che non è mia intenzione polemizzare con il corridore - sono costretto a intervenire poiché a nessuno può essere consentito di alterare la realtà dei fatti, mettendo in dubbio la professionalità di chi opera nella nostra squadra. Rujano sostiene che il suo abbandono del Giro sia stato motivato dall'aver contratto la mononucleosi. Gli esami ematochimici però non evidenziano una mononucleosi in fase acuta bensì le tracce di una pregressa esposizione al virus. Ciò non esclude che l’atleta possa aver contratto una qualche forma infettiva, tale da non consentirgli un rendimento ottimale in gara, tuttavia il suo quadro clinico non era assolutamente tale da dover essere fermato dal nostro medico sociale - Dott. Luca Romano -così come è accaduto per Carlos Ochoa, affetto da bronchite. Tantomeno può essere giustificato il ritiro a soli tre giorni dalla conclusione del Giro, in quanto Il Dott. Romano ha confermato che Rujano non ha mai presentato alcuna patologia medica che gli impedisse di proseguire la corsa. E infatti, in ogni riunione tecnica delle prime diciassette tappe, il corridore ha sempre detto di sentirsi bene. E la squadra ha sempre “sacrificato” due atleti per correre a fianco del “capitano”».
E ancora: «Nel comunicato inerente il presunto episodio di mononucleosi, Rujano aggiunge di avere l'obiettivo di partecipare alle Olimpiadi di Londra a fine luglio. E questo è piuttosto incongruente, considerando che il corridore stesso aveva dichiarato di aver impiegato mesi di riposo per superare la mononucleosi contratta in passato. Comunque, la stagione agonistica non è terminata con il Giro d'Italia e Rujano potrà “riscattarsi” nelle altre competizioni cui la squadra prenderà parte. Noi continueremo a mettergli a disposizione tutte le strutture per potersi esprimere al meglio, senza porgli alcuna pressione ma pretendendo da lui di onorare le corse nel rispetto dei compagni, degli sponsor, degli organizzatori e di tutti i nostri tifosi».
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COMMENTI
5 giugno 2012 11:54 stargate
Temo che questo ragazzo non sia del tutto "giusto" e che, nonostante i tanti buoni propositi -sarebbe forse meglio dire le promesse- sia ricaduto nell'errore già commesso in passato: credere di poter vivere di rendita sulle belle prestazioni dell'anno precedente. Ma il ciclismo non perdona: se non sei in condizione, affondi. (Alberto Pionca - Cagliari)

Ma insomma
5 giugno 2012 19:27 trifase
Ma insomma, Savio mica lo scopre ora Rujano, di che si lamenta a fare; ricordate La Thuile ? Quello e', nel bene e nel male.

Una bella gatta da pelare.
6 giugno 2012 09:12 ilNik
...O una patata bollente. Caro Savio, sei molto bravo a gestire i Sudamericani, ma mi sa che con Rujuano hai trovato un ostacolo insormontabile.
Onore comunque al tuo fiuto di gran classe e per la voglia di "educare". Ce ne fossero come te!

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