UCI. Presentato il rapporto sulla lotta al doping 2010-2011

| 24/02/2012 | 15:00
La Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) ha pubblicato il rapporto 2010/2011 che mette in evidenza la crescita del numero dei controlli mirati e il consolidamento del programma del Passaporto Biologico dell’Uci.
Il programma della lotta al doping 2010 e 2011 comprendeva più di 13.000 test l’anno e nel 2011 il il numero dei controlli realizzati fuori competizione è cresciuto ancora: 2085 prelievi d’urina sono stati effettuati nel 2010 e 2387 nel 2011, mentre i prelievi sanguigni sono passati da 3211 a 3263.
Questi controlli a sorpresa migliorano evidentemente l’efficacia del programma antidoping. Nel 2011 sono aumentati i controlli mirati su corridori che presentano valori anomali.
Non solo, il rapporto presentato dall’Uci dimostra come sia migliorata la collaborazione tra le organizzazioni governative e non governative impegnate nella lotta al doping. La CADF ha firmato nuovi accordi con le Agenzie Antidoping di Norvegia, Canada, Regno Unito e Comunità delle Fiandre. In Francia è stato concluso un accordo con l’AFLD, che agisce sul territorio per le corse Uci in Francia: si tratta un precedente destinato a fare storia nella cooperazione per la lotta al doping. Discussioni al riguardo sono aperte al momento con le Agenzie Antidoping di Svizzera, Usa, Australia e Germania. Nel 2011 è cresciuta anche la cooperazione con la Wada anche attraverso il programma di reperibilità Adams.
Il presidente Pat McQuaid commenta: «Questo rapporto mostra la qualità del lavoro compiuto in questo settore. Il programma antidoping dell’Uci è divenuto un modello a livello mondiale nel settore medico ed in quello della prevenzione, grazie ai controlli mirati che ci permettono di scoprire chi bara. Il nostro impegno sarà quello di continuare su questa strada per rendere sempre più pulito il nostro sport».
Chi vuole esaminare il rapporto nel dettaglio lo può trovare (in inglese) su www.uci.ch
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