DONNE. Le azzurre al lavoro in quel di Calpe

| 16/01/2012 | 18:50
Riparte dalla Spagna l'attività su strada delle ragazze azzurre. Dal 18 al 29 gennaio è infatti in programma un raduno a Calpe, nota località turistica della Costa Blanca a su di Valencia, che d'inverno grazie al clima favorevole e alla conformazione del territorio e dei percorsi è scelta da numerose squadre come sede di allenamento per la preparazione dei primi appuntamenti stagionali.
A guidare la pattuglia azzurra, convocata dal commissario tecnico Edoardo Salvoldi, ci sarà la due volte campionessa del mondo Giorgia Bronzini. Al raduno prenderanno parte alcune delle migliori esponenti del ciclismo azzurro, infatti a pedalare accanto alla campionessa iridata lungo la costa spagnola ci saranno anche la campionessa italiana, sia su strada che a cronometro, Noemi Cantele, Tatiana Guderzo e inoltre Elena Berlato, Elisa Longo Borghini ed Eleonora Patuzzo.
A completare il gruppo si uniranno poi anche Monia Baccaile, Rossella Callovi ed Elena Cecchini, quest'ultima fresca della bellissima prova in pista in Cina, che sono tutte in attesa di ultimare le pratiche per avere dalla federazione il via libera all'attività agonistica su strada per il 2012.
"Queste nove ragazze rappresentano il gruppo iniziale dal quale usciranno le atlete che avranno il compito di rappresentare l'Italia alle Olimpiadi, sono il futuro della nazionale azzurra" spiega il commissario tecnico Edoardo Salvoldi appena rientrato dalla trasferta di coppa del mondo su pista di Pechino. "Il raduno di Calpe, così come il successivo che faremo in Sicilia, nasce dalla necessità di preparare bene i primi appuntamenti della stagione che vedranno la nazionale impegnata a partire da febbraio prima al Tour of Qatar e subito dopo in Nuova Zelanda. In queste gare, dove oltre alle squadre di club saranno schierate al via anche molte squadre nazionali, puntiamo infatti a confermarci tra le prime cinque nazioni del ranking internazionale dove allo stato attuale l'Italia occupa proprio il quinto posto. E' un obiettivo molto importante perché le prime cinque nazioni avranno la possibilità di schierare quattro atlete invece che tre nella gara su strada delle Olimpiadi."

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