MONDIALI. La nuova rivoluzione francese

| 24/09/2011 | 13:29
Attenti alla Francia. C'è in atto un cambio generazionale. Parlano i risultati: ieri, primo e secondo posto nella categoria under 23 con Arnaud Demare e Adiren Petit; oggi, un altro oro con lo juniores Pierre-Henri Lecuisinier.
Tra qualche anno, questi giovani campioncini si confronteranno nelle corse del panorama professionistico e allora è possibile che la scuola francese torni a riassaporare i successi degli anni gloriosi.
Philippe Brunel, apprezzata firma dell'Equipe, spiega: «C'è stato un lavoro importante che è partito dalle società sportive. Si è posta molta più attenzione alla formazione dei tecnici. Molti direttori sportivi oggi sono ex corridori che hanno pedalato fino a poche stagioni fa. Anche gli atleti più giovani, a partire dagli juniores, vengono educati a una cultura ciclistica più specifica. Te ne accorgi anche quando li intervisti: molti di loro sanno già tanto di bici e di preparazione».
Anche la Federazione Italiana si sta muovendo in questa direzione: partire dalle società per formare corridori polivalenti. L'obiettivo è quello di abituare i corridori fin da giovani alla multidisciplina: pista, strada e cronometro.
«Credo tuttavia che la pista o la crono non siano sufficienti da sole a formare un corridore spiega Philippe Brunel -. L'attenzione va posta sul tecnico e sul rapporto che l'atleta instaura con il suo allenatore: un rapporto di fiducia e di continuo confronto. Solo così si può tirare fuori il vero valore di una persona, che comunque prescinde dalle doti innate».

da Copenaghen Silla Gambardella
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COMMENTI
Brunel ,per piacere...
24 settembre 2011 15:16 pickett
Alla tv italiana,2 anni fa,Brunel si meravigliava e avanzava sospetti sulla metamorfosi di Wiggins.E dell'improvvisa rinascita del ciclismo francese cosa dice?Che é stato fatto un grande lavoro!Certo,nelle farmacie e nei laboratori...

X PICKETT
24 settembre 2011 17:19 ale63
SI SA', LORO SONO SEMPRE I PERFETTI... ALE

Francia
24 settembre 2011 19:03 Per89
Al posto di criticare e pensar male dei francesi sarebbe meglio apprezzare il loro progetto e cercare di riflettere e pensare di migliorare il nostro movimento.... Il problema degli azzurri non è tanto la preparazione atletica perchè la preparazione non manca e si è visto, però Francia, Belgio e OLanda hanno avuto un qualcosa in più... Ho notato che la Francia, ma anche la stessa Australia seleziona 8/10 atleti ad inizio anno e a questi corridori fa disputare le prove di coppa delle nazioni e le varie corse a tappe... Quindi oltre ad avere i corridori più forti hai anche un gruppo affiatato.... Non se avete notato ma per tutta gara c'erano due francesi nelle prime 15 posizioni del gruppo che si alternavano a vicenda questo significa che era sempre pronti con due uomini a muoversi.... Discorso diverso per gli azzurri che tranne quello pseudotreno nel finale hanno fatto solo tentativi isolati, perchè diciamocelo che senso a fare 8 e 13, uno dei due si doveva sacrificare per l'altro, ma sarà difficile per due corridori che fino alla domenica prima corrono uno contro l'altro....

I commenti di pickett
24 settembre 2011 20:29 Bartoli64
Pickett, forse non te ne accorgi ma i tuoi sono commenti da bar pidocchioso di paese.

Hai presente le chiacchiere che fanno certi frequentatori assidui di tali bettole che, sempre mezzi alticci, non fanno altro che sparare minch***e?

Ecco, tu fai di questi commenti e, anche se magari sei sobrio quando scrivi, le tue affermazioni fanno sempre più SCHIFO!!

Fidati....

Bartoli64

IL SILENZIO E' D'ORO
25 settembre 2011 01:52 simo
Confermo ciò che ha scritto Bartoli64.
I commenti di alcuni utenti sono di un qualunquismo osceno.

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