MONDIALI. Adriano Malori: «Mi affiderò alle sensazioni»
| 20/09/2011 | 11:42 A Varese 2008 è stato campione del mondo nella crono Under 23. Ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 ha vinto un altro oro nella prova contro il tempo e quest'anno si è laureato campione italiano di specialità. Domani sarà alla sua prima esperienza con la nazionale dei professionisti.
Adriano, come gestirai la mattina della cronometro? «Colazione classica, con latte, cereali, fette biscottate e marmellata. Poi uscirò in bici da strada per un paio di ore, in agilità. Dopo l'allenamento, si reintegrano i carboidrati, stavolta con la pasta. Successivamente, farò il riscaldamento vero e proprio per la competizione. Pedalerò circa 50 minuti sui rulli, a ritmo agile, con un paio di progressioni fino alla soglia. Poi, la gara».
Come imposterai la corsa? «Ho la caratteristica di partire sempre un po' agile, per salvare la gamba. I rapporti duri li uso solo nel finale. Sulla bici ho montato il 54x11».
Cardio o contapedalate? «Nessuno dei due. Non mi piacciono i riferimenti numerici, anzi, mi innervosiscono. Preferisco andare a sensazioni».
Con quale condizione ti presenti a questo Mondiale? «Sto bene, ma non sono al massimo. Purtroppo in questa stagione ho già raggiunto i miei due picchi di forma».
Quest'anno, al secondo anno da pro, hai vinto la tua prima cronometro nel ciclismo che conta. «È stata una bella iniezione di fiducia. Sono sempre andato forte nelle prove contro il tempo. Il primo raduno di marzo con la Nazionale mi ha fatto capire che devo continuare a lavorare in questa direzione».
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