Donne, pomeriggio agrodolce per la Colavita Forno d'Asolo

| 26/03/2011 | 23:03
Sabato agrodolce per il team italo-americano Forno d’Asolo-Colavita. La soddisfazione per prima vittoria stagionale nell’attività su strada centrata in Francia a Neuville les Dames nel Grand Prix de Fondateur dalla lituana Svetlana Pauliukaite è mitigata dall’epilogo del mondiale su pista di Giorgia Bronzini.
La 27enne piacentina, già bronzo mercoledì nella corsa a punti, si è dovuta arrendere all’idolo di casa Marianne Vos, spinta dal pubblico in delirio. Nello scratch che a Apeldoorn (Ola) chiudeva la quarta e penultima giornata, la sfida era tutta tra le due eclettiche regine. La medaglia d’oro al termine di indecifrabili 40 giri, 10 chilometri da fare tutti d’un fiato, dove inevitabilmente le guastatrici di giornata hanno avuto il loro peso. Nei primi 15 giri è calma quasi piatta. Poi si scatena l’inferno. La miccia è proprio dalla Vos che prova a vedere se le avversarie ci sono, reagiscono. Rispondono subito la francese Jeuland e la Bronzini. Il fiato è rotto. Poche tornate di tregua e al comando inizia a comporsi un “trenino” Galvez Lopez (Spa), Chulkova (Rus), Jeuland (Fra) e Arreola Navarro (Mex) fanno sul serio. Quando tocca il mezzo giro di pista di vantaggio e qualcosa di più è proprio la Bronzini che si scatena in uno straripante forcing che di rabbia azzera tutto in pochi giri. “Ho dovuto chiudere perché nessuno prendeva l’iniziativa e la situazione iniziava a farsi molto pericolosa” dirà alla fine. Nonostante tutto Giorgia sembra padrona della situazione. La potente azione che ammutolisce il pubblico il chiaro messaggio che comunque l’oro se lo vuole portare a casa lei. Ma appena avviene il ricongiungimento, la bielorussa Aksana Papko parte al contrattacco. Va via facile facile. “Qui, dopo la mia azione ho sbagliato a restare bassa: così non ho più potuto rilanciare l’azione, come avrei voluto e dovuto fare. Forse oggi non ero poi così tanto lucida” spiega delusa Giorgia.
Il gruppo lascia fare la Papko, ed allora come un falco si muove lei, Marianne Vos. Un boato nel palazzo di Alpedoorn a 15 tornate dall’oro. Poco più dietro la insegue l’australiana Katherine Bates alla fine d’argento. E’ la svolta del mondiale quando il terzetto si ricompatta al comando sempre trascinato da una scatenata Vos. Dal plotone esce da sola pure la britannica Danielle King che fatica da matti a riportarsi sulle battistrada. Il riaggancio avviene solo quando la Vos dà il primo cambio. Così le quattro fuggono via come la luce. Ma non è finita perché anche la belga Els Belmans compie l’impresa di uscire di forza dal gruppo per riportarsi in testa. Ad una decina di tornate dalla fine cala così la saracinesca sul mondiale. Una tra Vos, Papko, Bates, King e Belmans sarà la nuova campionessa del mondo dello scratch che succederà alla Jeuland. Ma non ci sarà sprint, perché l’irresistibile Vos andrà a conquistare il meritato titolo per distacco su Bates e King. Per la Bronzini non resta che disputare lo sprint del gruppo dove demotivata, viene superata dalla polacca Wojtyra.
    Nello stesso pomeriggio però c’ha pensato Svetlana Pauliukaite a fare tornare il sorriso in casa gialloverde. Il Grand Prix de Fondateur se lo vanno a giocare in tre. Assieme alla Pauliukaite, reduce dalla corsa a punti iridata disputata assieme alla Bronzini, ci sono le francesi Marlene Petite (Chambery) e Silbye Galliot (Bourgogne). La lituana, col colpo di pedale della pista, le mette agevolmente alle spalle nell’ordine. Il gruppo taglierà il traguardo con 4’20” di ritardo al termine dei 79 km di gara, disputata in una giornata soleggiata.
“Questa netta vittoria – commenta Franco Chirio dalla Francia – conferma l’ottima condizione di Svetlana. Si era preparata con puntiglio e determinazione per il mondiale della corsa a punti. Era al top mercoledì, ma purtroppo non aveva fatto i conti l’appuntamento al quale ogni donna ogni mese non può sottrasi”.
Domani, mentre una squadra (Borgato, Vzesniauskaite, Kirch, Uenia Fernandes, Riabchenko e Kollman) è al via dell’apertura di Coppa del Mondo a Cittiglio (Varese), la trasferta transalpina guidata dal team manager Franco Chirio, proseguirà nella regione del Rodano-Alpi a Grenoble nel Grand Prix Technisud vinto lo scorso anno da Edita Janeliunaite che punta al bis.

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