Il Mattino. L'insostenibile leggerezza del ciclismo (amatoriale)

| 28/02/2011 | 17:33
Il doping e un incidente che ha coinvolto un partecipante hanno contrassegnato in negativo il sesto Giro della Costiera, gara amatoriale, disputatasi ieri sulle strade della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Classifica finale infatti sconvolta dai controlli antidoping a sorpresa. Riccardo Laudano (Pasta Rummo) e Giovanni Esposito (Team Cavaliere Calcagni) giunti rispettivamente primo e secondo al traguardo non si sono infatti presentati ai controlli e sono stati quindi squalificati. La vittoria è così andata ad Antonio Valletta (Asd Rummo Giannini), terzo al traguardo.
Una conclusione che lascia molta amarezza per una gara che si era decisa ad Amalfi, dove Cappiello, Esposito e Laudano erano riusciti a distanziare il gruppo. Poi, sullo strappo di Positano, Cappiello ha perso contatto, mentre Laudano ed Esposito sono riusciti a conservare un margine di vantaggio e a lanciarsi nella volata sul traguardo di Meta a piazza Vittorio Veneto. Poi la decisione della direzione di corsa: Valletta primo, Luigi Mastantuoni secondo e Antonio Marotti terzo.
In precedenza comunque la corsa era stata contrassegnata da un grave incidente. Un ciclista diciannovenne di Pozzuoli, mentre attraversava località Albori, nel Comune di Vietri sul Mare è infatti finito in una scarpata dopo un volo di 15 metri. Difficoltose le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile. L’atleta, finito nella fitta vegetazione, ha riportato alcune fratture per le quali è stato necessario il suo trasferimento all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.

da Il Mattino, 28 febbraio 2011
a firma di Ciriaco M. Viggiano

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COMMENTI
HO AMATO
28 febbraio 2011 18:53 ewiwa
ho amato sempre lo sport in genere ed il ciclismo in particolare.Ho fatto con certi risultati atletica leggera mezzofondo ma ad un certo punto della mia vita sportiva ho voluto provare con il ciclismo ed dopo una preparazione accurata ho fatto alcune gare come cicloamatore e subito ho capito dove ero capitato e come funzionavano le cose.In una corsa dove ero arrivato sedicesimo ci furono dei controlli a sorpresa ed i primi tre non si presentarono al controllo e poi neanche altri otto estratti a sorte nel plotone......Ed ancora ci meravigliamo delle affermazioni del Dott. Torri?.....Precisazione....... in questa modesta gara si vinceva al massimo una bella coppa!!!!!!

Un bollettino di guerra!!
28 febbraio 2011 19:00 FrancoBui
Letto il comunicato degli organizzatori (lo riporto sotto), apprendo con sollievo che il ragazzo caduto sta meglio. Certo, che si possa depennare dall'arrivo chi non si presenta all'antidoping non l'avevo mai sentito: la squalifica spetta al Tribunale Antidoping. In questo caso si tratta dell'Acli: regole a modo loro!

LA CLASSIFICA DEL GIRO DELLA COSTIERA

La classifica finale del "6° Giro di Costiera" è frutto di una scelta del Comitato Organizzatore, che ha deciso di dichiarare fuori classifica tre atleti che non si sono presentati al controllo antidoping. Proprio così, all'arrivo gli atleti hanno trovato i medici del Ministero della Sanità, che hanno inteso effettuare un controllo a sorpresa. Al traguardo due atleti avevano preceduto di qualche metro un gruppo di altri sette corridori, ed immediatamente dopo lo speaker comunicava le determinazioni dei medici dell'antidoping: i primi otto classificati dovevano presentarsi al controllo immediatamente. Dopo un attimo di confusione dovuto ad un leggero disguido nella errata lettura elettronica dei chip da parte della strumentazione di Tempogara, alle 11.20 veniva stilato l'effettivo ordine di arrivo, e lo speaker iniziava a chiamare gli atleti primi classificati, nome per nome. Due di questi si sono presentati all'istante, tre hanno raggiunto i locali in un tempo compreso tra i dieci ed i venti minuti, altri tre non si sono presentati. Erano le 11.45. Lo speaker, nel frattempo, effettuava annunci ogni cinque minuti, chiamando i tre atleti ancora mancanti all'appello. Alle 12.15 il Comitato Organizzatore si riuniva, e decideva di aspettare non oltre le 12.30 e di procedere poi alla premiazione, depennando dall'ordine di arrivo chi non si fosse presentato. Anche in questo caso, lo speaker della manifestazione ripeteva l'avviso ogni cinque minuti, preannunciando la decisione del Comitato Organizzatore. Alle 12.30 i Medici verbalizzavano l'assenza dei tre atleti, ed il Comitato Organizzatore decideva di modificare l'ordine di arrivo, eliminando gli assenti.

apriamo gli occhi
1 marzo 2011 04:23 valentissimo
Penso sia arrivata l'ora che tutti gli enti di promozione ed anche la FCI prendano atto di una situazione insostenibile. Nel mondo delle Gran Fondo, il doping la fa da padrone e, non potrebbe essere diversamente, vista la durezza delle gare e, il taglio di elevato agonismo che gli viene dato. Un volta l'amatore gareggiava sui 40/50 km, oggi può gareggiare anche sui 200 km e lo può fare anche tutte le settimane ma, cosa c'è di amatoriale in tutto questo????
Non sarebbe più sensato riportare le competizioni amatoriali alle brevi distanze che si addicono a chi fa "l'amatore"? Io credo che sia anche una questione di tutela della Salute, chi lavora tutto il giorno e poi si deve allenare, non può pretendere di fare quelle distanze senza "aiutino", a questo ci dobbiamo anche mettere la follia degli sponsor che spendono fior di quattrini per far correre stipendiandole, persone che hanno già fatto la loro carriera e che, quello che avevano da dare e dire, lo hanno già fatto, sarebbe più sensato usare quei fondi per sponsorizzare i giovani che possono avere un futuro agonistico e che, comunque vengono sottratti ai grandi pericoli che la società ha A tutto questo mettiamoci pure la RAI che non trasmette in diretta le gare dei professionisti, non trasmette le gare dei giovani ma, trasmette in diretta e per ore una famosa Gran Fondo. Ma siamo pazzi???
Se le federazioni vogliono risolvere il problema devono solo accorciare le distanze ed introdurre la squalifica a vita per ogni positività a livello amatoriale, al di fuori di queste azioni, vedo solo tante parole vuote

Ci vogliono controlli alle Gran Fondo
1 marzo 2011 09:04 vanessa75
Ci sono sempre più aziende che sponsorizzano atleti e squadre nel mondo delle GF chiaramente chiedono risultati e per questo molti sono tentati dal dopping. Vincere è una soddisfazione unica e se poi ti danno anche modo di sostenere le spese dei farmaci......

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