Team Idea. Anche il bocconiano Paulon fra le novità

| 26/11/2010 | 13:45

Il trevigiano Mattia Paulon è tra le novità del Team Idea per la stagione 2011. Mattia è nato a Treviso il 25 ottobre 1990. “Esattamente nel giorno del diciottesimo anniversario della conquista del record dell’ora di Eddy Merckx - precisa Mattia sorridendo – e spero che porti fortuna a chi pratica ciclismo”. Il neo-alfiere Idea abita con papà Mauro, mamma Cristina e due fratelli a Preganziol, alle porte di Treviso. Tra il ’96 e il 2005 Mattia ha giocato a calcio nel Casier. “Ero un’ala destra, correvo tantissimo. Per questo motivo quando sono passato al ciclismo non ho sofferto molto. L’unico cosa che mi lega al calcio ora è la fede milanista”. A fine 2005 è passato alla bici. Mattia nei primi due anni da under 23 ha gareggiato nella Marchiol. In bici il corridore trevigiano vanta per il momento zero vittorie; il fisico da passista scalatore con 182 centimetri d’altezza per 71 chili di peso-forma sicuramente può aiutarlo a togliere lo zero dalla casella nella terza annata tra gli under 23. E in ogni caso Paulon è già un campione: frequenta per il secondo anno la facoltà di economia e commercio all’Università Bocconi di Milano, indubbiamente il più importante degli atenei. “Prima dell’Università – spiega Mattia – ho frequentato il liceo scientifico a Treviso. Nel mese di aprile del mio primo anno da corridore under 23 ho superato il test d’ammissione alla Bocconi. Per me è stato più facile del previsto, e non lo dico per vantarmi. Ho proseguito di slancio e dopo 2 anni pieni di Bocconi la mia media punti agli esami è 25. Per ottenere un punteggio così qualche volta ho dovuto sacrificare gli allenamenti. Forse anche per questo non ho vinto”. Logicamente per frequentare la Bocconi trascorre molti mesi all’anno a Milano. “Vivo con altri studenti nella zona di via Romilli”. Ovunque i “bocconiani” sono ritenuti degli snob con intima sensazione di superiorità. “Io – ammette l’alfiere Team Idea – potevo optare per un’Università più vicina a Preganziol, tipo Padova o Venezia. Ho scelto la Bocconi per il prestigio: ne parlano tantissimo anche all’estero. Però non ritenetemi uno snob: so che nel mondo esistono Università anche più difficili della Bocconi. E limitatamente all’Italia anche chi va alla Cattolica o alla Statale è bravissimo e può girare a testa alta”. Il Mattia corridore cercherà di imitare Damiano Cunego e il norvegese Edvald Boasson Hagen. “Cunego – dice Paulon – è colui che mi ha fatto appassionare di ciclismo. Vedendolo alla tv in maglia rosa al Giro d’Italia 2004 sono diventato suo tifoso. E a Boasson Hagen assomiglio fisicamente. Il norvegese va forte dappertutto”. Gli obiettivi da corridore di Mattia sono i seguenti: “Tra gli under 23 trionfare nella Popolarissima di Treviso: per noi trevigiani è una corsa-monumento. E vincere il Giro di Lombardia tra i professionisti”. Se non sfonderà in bici punterà a ruoli importanti dell’alta finanza: “Soprattutto per dirigere un importante gruppo bancario”.

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