Savoldelli: ora vado al Tour. Petacchi: ora vado in ferie.

| 29/05/2005 | 00:00
Paolo Savoldelli raggiante oggi a Milano, dopo aver offerto champagne in corsa a tutti i compagni d’avventura. «Mi sto godendo questo trionfo inatteso per me come per tutti. Lo scorso anno Bruyneel mi ha chiamato dicendo di credere nelle mie capacità di riscatto dopo tanta sfortuna, alla vigilia del Giro mi aveva chiesto il podio e ora eccomi qui. Per la prima volta ho corso da capitano, con una squadra più forte di quanto è sembrato, anche se è venuto a mancare presto l’uomo che doveva appoggiarmi in salita. Adesso vado al Tour per mettermi al servizio di Armstrong. Ambizioni di gloria? Non ci penso nemmeno. Primo perché c’è Lance che è un campione eccezionale, poi perché la sua eredità verrà raccolta da Popovych. Io chiedo solo di poter tornare il prossimo anno per battermi di nuovo per la maglia rosa». Per un Savoldelli che pensa al Tour, c’è un Petacchi che pensa... alla vacanza. «Ma ora faccio un bel riposo, quasi uno stop invernale» annuncia Alessandro. L’obiettivo dichiarato della seconda parte della stagione è il Mondiale di Madrid, quindi niente Tour. «Ho fatto un inverno intenso preparando la Milano-Sanremo adesso ho bisogno di riposarmi. Rientrerò al Giro di Vallonia (25-29 luglio), poi farò Amburgo, il Giro del Benelux e la Vuelta. Il Tour non si può improvvisare. E poi io soffro molto il caldo». Di Tour ne ha già fatti comunque tre: «Ci tornerò, ma vediamo quando». I prossimi due mesi li dedicherà al riposo. Ed anche il progetto matrimonio-in-chiesa con la sua Anna Chiara può attendere. «L’idea c’era, ma noi siamo già sposati in Comune e queste non sono cerimonie che si possono fare dall’oggi al domani. Ho voglia di riposarmi e forse anche lei...». C’è da pensare al Mondiale, dove parte da favorito. Ha già parlato col ct Farnco Ballerini. «Mi ha detto che vuol fare una squadra come quella di Zolder per Cipollini - spiega Petacchi - Il circuito non è semplicissimo ma è adatto a me». Si correrà con squadre di nove corridori, farebbero comodo Bettini e Di Luca? Petacchi pone già una condizione: «Uno dei due si, due sarebbero troppi. Uno che faccia da jolly per fare da tappo ad un attacco, ad esempio di Valverde, ci sta. Ma poi serve gente che tiri la volata». Nel futuro immediato c’è da capire che fine farà il gruppo creato da Giancarlo ferretti con cui lavora da sei anni. Lo sponsor Fassa Bortolo vuole ridurre l’impegno e si sta cercando un nuovo primo sponsor. «Spero che non sia l’ultima vittoria della Fassa - dice Petacchi - Spero che chi vuole investire ci creda e capisca che abbiamo tempi stretti per l’iscrizione al ProTour. Siamo un grande gruppo, sarebbe un peccato dissiparlo. Il destino comunque si deciderà entro questa settimana». Se non entrerà un nuovo primo sponsor, Petacchi ha tante offerte. Una anche dalla T-Mobile di Zabel. «Forse anche per questo mi cercava: fra me e lui c’e molta stima e forse gli piacerebbe correre assieme».
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