Guardando in Giro. Bettini sta già ai box, gli altri pedalano

| 14/05/2010 | 09:05
Prove tecniche da commissario tecnico. Lui ai box, gli altri a pedalare. Lui è Paolo Bettini, oro di Atene, due volte iridato e tante altre cose ancora. Gli altri sono Gianni Motta, Francesco Moser e Maurizio Fondriest, dati in perfetto ordine anagrafico. Tutti e quattro grandi campioni del ciclismo di ieri e dell’altro ieri. Tutti e quattro testimonial di Mediolanum in questo Giro d’Italia. Bettini occupato a firmare autografi, a intrattenere clienti, sportivi e amanti delle due ruote. Gli altri tre impegnati ad andare in Giro per l’Italia, tutti e i santi giorni in sella alle loro biciclette. In pratica Paolo Bettini sta già prendendo le misure: resta fermo ai box e lascia che a correre siano gli altri. «Quegli altri tre», come dice lui «che hanno più fisico e voglia del sottoscritto». Il «Betto» sceso di bicicletta non ha mai fatto nulla per risalirci. Meglio stare tranquillo ai box, a intrattenere rapporti e a stringere mani. Lui guarda e osserva, in attesa della nomina a Ct della nazionale che sarà ratificata dalla Federciclismo a fine giugno. Per ora sta fermo, ascolta e conversa  amabilmente con tutti seduto su una comodissima poltrona Frau in attesa di un sedile: quello di un’ammiraglia azzurra. Banca Mediolanum: il ciclismo costruito intorno a Bettini.

«Guardando in Giro», rubrica da Il Giornale
a firma di Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
Prove tecniche da commissario tecnico?
14 maggio 2010 13:03 harlock
Le vittorie di Bettini sono grandi ma anche i dubbi sono tanti e non ancora chiarito
il ciclismo deve per forsa cambiare come dice Fanini. e questo non e il sistema per cambiarlo. Bettini dici tutto quello che sai e poi puoi fare le prove da commissario tecnico

sinceramente
14 maggio 2010 22:28 fedaia66
cosa deve spiegare Bettini?
o pensate davvero che le dichiarazioni di Fanini un gm di una squadra di terza fascia abbiano fatto davvero paura a Bettini?
suvvia,l'anno prima il dirigente dell'uci attacco' molto pesantemente il toscano.e si parla di mcquaid che conta un tantinello di piu' che non il simpatico fanini.eppure bettini ando' a stoccarda e rivinse il mondiale.
fossi stato in Bettini avrei temuto piu' le minacce del capo del ciclismo mondiale che non le sconclusionate allusioni di Fanini.
che tra l'altro, lui depositario del ciclismo pulito si vede benissimo nella foto di bettini che taglia il traguardo a Stoccarda, esultante per il triondo del toscano..un po' strano no? visto che un anno dopo gli ha rovesciato dei poco circostanziati sospetti..non sara' che Bettini nel frattempo gli avra' fatto qualche sgarbo?
a me sa tanto di meschinita'questa vicenda..

x fedaia 66
15 maggio 2010 18:20 harlock
Fanini a piu' di 60 anni ed è nato nel ciclismo ,suo padre aveva gia' la squadra e lui non era ancora nato. Nelle sue dichiarazioni dice sempre che negli anni 80\ 90 anche lui faceva come gli altri e le numerose vittorie dei suoi atleti sarebbero da cancellare. Il fatto che esultasse quando Bettini vinceva il mondiale di stoccarda è normalissimo ,lui vuole bene ai corridori e al ciclismo italiano e alla sua salute e per questo che lotta ogni giorno e contro tutti.

dimenticavo x fedaia 66
15 maggio 2010 18:37 harlock
Quando si tratta di battagliare contro il doping e la verita' non guarda in faccia nessuno vedi l'ultimo mondiale con la Guderzo della squadra di suo fratello......... E su Bettini credo che sia stato lunico nel dire le verita' che nessuno giustifica. Praticamente dandogli ragione non è l'uomo giusto per il cambiamento del ciclismo e guidare la nazionale. Poi vedremo chi avra' ragione...........

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