| 27/02/2010 | 17:35 Guardandolo ieri a terra nei momenti immediatamente successivi alla caduta che ha caratterizzato il finale della quarta tappa del Giro di Sardegna, sarebbe stato difficile scommettere di poter vedere Petacchi lottare allo sprint per la vittoria nella frazione odierna. Invece la grinta, con l'aggiunta di un pizzico di buona sorte che ha evitato che l'incidente arrecasse danni fisici, ha portato il corridore spezzino a interpretare la quinta tappa (Sant'Antioco-Cagliari, 140,6 km) con l'intento di vincere: purtroppo l'obiettivo non è stato centrato, dato che il sardo Loddo èriuscito ad anticipare Petacchi e a precederlo sulla linea del traguardo. Fabrizio Bontempi, ds della Lampre-Farnese Vini, ha così commentato l'andamento della gara: «Una fuga di un solitario attaccante ha caratterizzato la corsa. Con l'aiuto dell'Androni e della Liquigas abbiamo controllato questa azione, neutralizzandola a 10 km dall'arrivo. La preparazione della volata è stata ottima, Loddo è però stato scaltro ad anticipare i tempi nell'approcciare una semicurva a destra e così Petacchi ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Dopo quanto accaduto ieri, per Alessandro era comunque già importante essere lì davanti a lottare per fare risultato: considerando i postumi della caduta occorsa a Petacchi, bisogna sottolineare come Loddo sia stato bravo a sfruttare una tappa corta, adatta a velocisti che fanno dell'esplosività la loro cifra distintiva». Domani la Lampre-Farnese Vini è attesa al via della Classica Sarda, gara dal percorso ondulato con la salita di San Pantaleo posta a 30 km dall'arrivo: un'altra occasione per i velocisti dotati di buon fondo.
In un Gp Insubria rivelatosi più impegnativo del previsto, la Lampre-Farnese Vini non riesce a imprimere un altro dei sigilli vincenti che hanno caratterizzato l'inizio di stagione blu-fucsia. La corsa con partenza da Campione d'Italia e arrivo a Pieve Vergonte è stata infatti vinta da Dumoulin, abile a regolare i 10 corridori con i quali si era avvantaggiato sul gruppo lungo le rampe della salita finale. Spilak, il migliore blu-fucsia, ha tagliato il traguardo nel gruppetto inseguitore dei battistrada Questo il commento del ds della Lampre-Farnese Vini, Brent Copeland: «Avevamo programmato di sostenere Lorenzetto, visto che dai dati forniti la salita finale, da percorrere due volte, non sembrava così dura come invece si è rivelata: la selezione è stata tanta, 11 corridori hanno guadagnato circa 30” e, vista anche la vicinanza del traguardo dallo scollinamento, non c'è stata più speranza di rimonta. Per quanto riguarda Cunego, il suo approccio con la gara è stato 'soft' per via dell'avambraccio ancora non in perfette condizioni: Damiano ha pedalato nel gruppo, avvertendo ancora un po' di normale fastidio; la corsa di oggi gli è servita come un buon allenamento di 180 km a 43 km/h di media. Buoni segnali dai giovani: oltre a Spilak, vorrei sottolineare la grinta di Ponzi, il supporto generoso di Malori a Lorenzetto e l'ottimo lavoro di Ulissi, il quale è stato sempre al fianco di Cunego, ricevendo dallo stesso Damiano i complimenti per quanto fatto».
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