| 21/12/2009 | 09:39 Fare il gregario è un’arte. Mauro Da Dalto, classe 1980, eccella in questo compito. “Non è un lavoro da disprezzare. Portare il capitano lì davanti e accompagnarlo verso la vittoria non è mai facile. Io provo a fare tutto per riuscirci e do sempre il 100%. Un grazie gratifica sempre. Significa che qualcosa è stato fatto nel modo giusto.” Il veneto di Conegliano inizia la sua seconda stagione in casa Lampre e sa già che ci sarà di nuovo tanta fatica da fare per i capitani, Cunego e Petacchi. 2009: 85 giorni gare e 30000-35000 km, divisi tra allenamenti e gare. “Il mio 2009 è stato un anno di transizione. Ho cambiato squadra e volevo fare bene, ma dalla Tirreno - Adriatico ho avuto un virus, che ha colpito un po’ tutti in squadra. Questo ha caratterizzato la mia prima parte di stagione. Comunque ero fra i nove per il Giro ma sono caduto e ho sofferto. Poi, dopo un lungo stop di due mesi, ho fatto bene nella seconda parte di stagione”. Ultima corsa del 2009: Giro del Lombardia poi, uno stacco netto. “è la prima volta che spegno il cellulare. Ho trascorso 10 giorni a Zanzibar. È stato un riposo totale perché qui, nella mia zona, il ciclismo è forte sentito. Tutti ti chiedono ogni volta delle corse e delle tue sensazioni. Ma io avevo bisogno di una pausa totale”. Nel 2010, Mauro Da Dalto sa già che ci sarà da soffrire, da sudare. “Per la stagione ventura, la squadra mi ha affiancato a Petacchi. Dunque tirerò le volate per lo spezzino. Andrò a tutta fino alla prima parte delle classiche, poi vedremo. Inizierò al GP di Donoratico.” In vista di questo appuntamento e del compito assegnatogli dallo staff blu-fuscia, Mauro Da Dalto ha già ripreso gli allenamenti. “Compagni di allenamento: Franco Pellizotti, Mirco Lorenzetto e Tiziano Dall’Antonia. In tasca alcune barrette energetiche, un panino e soldi se mi fermo in un bar. Una sola borraccia d’acqua perché spesso mi fermo alla fontane. Finora ho svolto un lavoro per avere una buona base. Ma in questi giorni inizierò con esercizi specifici (ripetute, intermedi,…). Comunque il 28 dicembre, saròp a Montichiari per svolgere un test sulla pista di Montichiari, per valutare la mia condizione. Poi dal 4 al 18 andrò a Tenerife per lavorare con Petacchi” spiega il veneto che dopo gli allenamento, ama il riposo o camminate con il papà nella natura o nei vigneti di famiglia. Secondo anno in Lampre. Una squadra che per il 2010 sarà molto cambiata. “Io in questa squadr, ho trovato un ambiente molto familiare. È un altro tipo di gestione rispetto a quella conosciuta prima. Nel 2010 ci saranno tanti giovani, dovranno ambientarsi perché le differenze rispetto al dilettantismo sono notevoli. Se me lo chiederanno, darò loro i consigli giusti. Il principale sarà di rimanere umili e poi il resto verrà da solo. “ Per il 2010, la campagna del Nord sarà di nuovo un obbiettivo fisso per Da Dalto. “Il mondo del ciclismo in Belgio è come il calcio in Italia. Tutti si muovono per andare a vedere la corsa, qualunque tempo ci sia. Gridano, ti incoraggiano. È l’università, il Belgio. Là un corridore impara ad essere concentrato dall’inizio alla fine della corsa. Io ho amato queste corse sin dalla prima volta.” Feste in arrivo, Mauro Da Dalto sacosa chiedere a Babbo Natale: “Vorrei un 2010 con meno incidenti, una annata regolare. Essere al 100% e perché non regalarmi una vittoria?”
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