| 01/09/2009 | 09:31 E' in onda, e proseguirà nei prossimi giorni, a Casertavecchia, una nuova celebrata edizione di 'Settembre al Borgo', intrigante kermesse di spettacoloed arti affini, a cielo aperto. Nella atmosfera seducente di quella 'Casa Hirta', nucleo di medioevo piantato sulla collina, tra un Duomo austero e le rovinedi un maniero, da cui dilaga lo sguardo su Caserta nuova, sulla Campania felix (?) e sul litorale domizio.Decine e decine di migliaia di euro stanziati dalle istituzioni, si dice, per una manifestazione - non vi è dubbio - nobile, non velleitaria. Sia pure penalizzata dal biglietto di ingresso a pagamento.Ma in un siffatto contesto di chance culturale condivisa, va serenamente denunciato il comportamento che le stesse istituzioni, così generose per artisti e cantanti, declamatori e protagonisti, hanno invece osservato nei riguardi di un evento che resta in parallelo il top dello sport a Casertavecchia. Parliamo del Borgocross, la gara di ciclocross che nel 2009 non ha ancora potuto vivere, guarda caso, per difetto di sostegni ufficiali e disponsor locali, la sua 32. edizione. E che pure resta gloriosamente secondo per anzianità, n Italia, al solo cross di Scorzè, clou di interesse per un Veneto che certo ha per la bici ed il cross ben altro ciclo-appeal. Bene, il Borgocross dell' annualità 2007, la edizione storica fregiatadel numero 30, ha ricevuto solo in questi giorni la sua eclatante contribuzione regionale: '260,00 euro'. Roba da piangere, per le risate. '260,00' euro, due anni dopo. Una sorta di elemosina, per una disciplina che non chiede ticket agli spettatori, da respingere senza supponenza al mittente.Ringraziando all' unisono i delusi tutti, promotori ed organizzatori, ciclofili e sportivi in senso lato, hai visto mai ci fosse stato un bouquet allegato, per le magnifiche rose.
e' vero vergognoso e poi al sud si parla di degrado giovanile....
qualosa di buono si potrebbe fare con lo sport, ma al sud tutti ballerini e cantanti per le televisoni vedi amici e xfactor quello conta
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