| 19/08/2009 | 11:53 Messa alle spalle la prima prova del Trittico Lombardo, la Tre Valli Varesine che ha incoronato un nome nuovo, Mauro Santambrogio della Lampre-Ngc, l’attesa si sposta sulla Coppa Ugo Agostoni a Lissone. Prima del via il commissario tecnico Franco Ballerini fa il punto della situazione in vista del mondiale di Mendrisio. Cominciamo dal percorso che oramai conosce benissimo… “Da quando sono commissario tecnico, ovvero dal 2001, non c’è mai stato un percorso così impegnativo. Quando un circuito ha una salita che finisce a due chilometri e mezzo dall’arrivo, ti fa capire quanto può essere da trampolino di lancio per certi corridori e quanto può essere difficile rimanere con i migliori per tanti altri”. Sarà dunque decisiva la salita finale o ci sono altri punti chiave? “Si parte col presupposto che ha quasi 150 metri in più di dislivello di Varese, un totale di 4500 metri totali e sono tanti. Il circuito è di quasi 6 km più corto di Varese e questo ti fa capire che le difficoltà sono sempre presenti. Cio sono poi le due salite Acqua Fresca e Torrazza di Novazzano. Acqua Fresca è lungo circa 1 km e 600 metri con pendenze che vanno fino al 14%, la discesa è veloce e saranno quindi tutti in fila e sarà difficile recuperare posizioni. Poi arrivi subito all’altra salit che ha tratti di pendenza intorno al 10%. E’ un continuo girare che ti porta subito da uno strappo all’altro con poco spazio per recuperare”. Pare di capire che sarà una corsa molto difficile da controllare. “Sarà difficile organizzarsi per tappare qualche eventuale buco. Bisognerà stare attenti e svegli e non farsi trovare in difficoltà”. A Mendrisio si decide il mondiale con la volata di un guppetto o c’è la possibiltà di vedere un uomo solo, dopo una “sparata” come quella di Ballan a Varese? “Forse è uno dei percorsi che ha un finale che può portare ad arrivare da soli. Questo è sicuro.” Trittico Lombardo, le altre corse italiane e quelle all’estero. Chi vuole la maglia azzurra deve guadagnarsela adesso”. “Questa parte finale della stagione serve per chiarire molte cose, non è una corsa sola che può darti delle indicazioni, ma l’insieme di tante corse serve per prendere le decisioni. Poi aspettiamo la Vuelta che è la corsa migliore per metterti in condizione veramente ottimale per il Mondiale”. Si parla tanto di Ballan, Cunego, Nibali e altri. Questo è il momento della stagione nella quale tanti corridori bussano alla tua porta… “Sì, ce ne sono tanti. Ma sono corridoni che hanno caratteristiche buone per questo mondiale. Parlo di Caruso, di Scarponi che è un altro che potrebbe avere attitudini per un certo tipo di lavoro. E’ normale che poi ci sono anche corridori che hanno fatto tanti mondiali, che sanno fare un certo tipo di lavoro come Bruseghin, Bosisio. Quest’anno non è facile fare la squadra: gli altri anni avevamo un “faro” e attaccati dietro tutti gli altri. Quest’anno è un po’ più difficile: ci servono più alternative perché con un percorso così strutturato non si può arrivare con una punta sola”. Tanti nomi, ma anche l’enigma del campione d’Italia Pippo Pozzato. Tanti si chiedono se Ballerini gli darà una maglia azzurra. “Vediamo. Lui continua a dire che non deve dimostrare niente. Io invece dico che le cose vanno conquistate. E’ un ragazzo di grande talento, a me piace in maniera infinita: però mi piacerebbe vederlo competitivo come sa fare lui”.
Certo per Ballerini era più facile quando c'era Bettini che ha improvvisamente smesso di correre e non si sa ancora il perchè.
A Ballerini manca anche Di Luca e Rebellin e poi avrebbe portato anche Riccò e Sella e forse con questi nomi era più facile scegliere la formazione e vincere i mondiali. Visto i notevoli problemi di doping che hanno coinvolto questi nomi importanti sarà difficile vincerlo ancora e quindi sarebbe meglio fare una squadra all’insegna della pulizia, come ho sentito in radio in un intervista di Fanini.
Lui propone di dare la maglia azzurra solo a corridori che non hanno mai avuto problemi di doping e nemmeno sospetti o dubbi che non hanno mai chiarito. Sarebbe una bella iniziativa che potrebbe fare il presidente Di Rocco in un momento difficile per il ciclismo e per dimostrare una volta per tutte che non si deve guardare alle medaglie ma ai veri principi dello sport
difficile veramente
19 agosto 2009 19:34lomblui
lavoro veramente arduo per il nostro ct della Nazionale, ovviamente non dovra' sottovalutare i corridori che vanno veramente forte al momento come Gianpaolo Caruso, Visconti, Nibali ecc.. non per niente sono siciliani. Luigi Lombardo
ronger
19 agosto 2009 20:11claudino
ancora coi veri principi dello sport- ancora fanini ma cosa stai dicendo..sai perche ha smesso bettini perchee stato piu furbo di tanti altri come indurain. ti do un consiglio non credere che uno sia piu puro di un altro e un somaro nn diventera mai un cavallo da corsa
Ennesimo....................
19 agosto 2009 20:16gass53
Ecco un altro che un cià altro da fare............e poi che vorresti insinuare con la battuta su Bettini?
gass53
19 agosto 2009 21:55claudino
nessuna battuta su bettini anzi ho voluto dire che quando ha visto che le forze stavano calando ha detto basta.2 ho da fare nn preoccuparti ma nn si puo leggere certe cavolate scusa credi che ci sia nell ambito proff il puro e il marcio ricordati a pane e acqua nn va nessuno e normale.
precisazione
20 agosto 2009 01:15gass53
il mio commento era riferito a Roger!
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Lui propone di dare la maglia azzurra solo a corridori che non hanno mai avuto problemi di doping e nemmeno sospetti o dubbi che non hanno mai chiarito. Sarebbe una bella iniziativa che potrebbe fare il presidente Di Rocco in un momento difficile per il ciclismo e per dimostrare una volta per tutte che non si deve guardare alle medaglie ma ai veri principi dello sport