Aldo Grasso: il nuoto e quei ciclisti trattati come delinquenti

| 07/08/2009 | 19:22
Ecco il finale della rubrica «Giro di vite» firmata da Aldo Grasso sull’ultimo numero del Magazine del Corriere della Sera intitolato «Se questo è sport».
 
«Speriamo che tutti questi record (… del mondiale di nuoto …) siano dovuti all’evoluzione del materiale dei costumi: anzi, ne siamo certi. Però hanno ragione i ciclisti quando si lamentano che in nessuno sport ci sono controlli sul doping così severi come nel mondo della bicicletta. Contador ha vinto il Tour, ma qualche sospetto circola. È vero che come un treno impazzito la bici corre verso il disfacimento: per appuntamenti, per calendari, per le esigenze degli sponsor, per ansia di prestazione, per l’esasperazione del successo, per una scorciatoia proibita, per allontanare la soglia della fatica, per i guasti della “curiosità scientifica”. Però è anche vero che solo i ciclisti sono trattati come potenziali delinquenti».

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COMMENTI
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7 agosto 2009 21:14 trentiguido
Non sò chi ha scritto queste assurdità!!!!! I ciclisti è un dato certo che fanno più esami di qualsiasi altro sport e non hanno più nemmeno una vita privata. Ma se come tanti dicono ( non il sottoscritto ) affari loro. Ma non venite a raccontare che con i nuovi costumi e i materiali riescono a battere 42 se non sbaglio record del mondo!!!!! Non fatemi ridere siamo nel 2009 anche nel ciclismo i materiali sono in evoluzione ma non ne ho mai sentito parlare?.......Colpa di chi? Giornalisti, Politica, o il ciclismo da troppo fastidio perchè non lo distruggeranno MAI?!! w il ciclismo www.guidotrenti.it Ps non me ne vogliano gli appassionati di nuoto......ma le cose sono evidenti!!!!!

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