Colombo, rieletto presidente Accpi, replica a Carraro su Pantani

| 14/02/2005 | 00:00
Amedeo Colombo è stato confermato alla presidenza dell’Accpi. Lo ha deliberato l’assemblea dell‚Assocorridori, riunitasi questo pomeriggio a Laigueglia. Colombo, 61enne imprenditore nel settore della componentistica per bicicletta, è alla guida dell’Accpi da due anni. «I corridori italiani mi hanno rinnovato la loro fiducia in una fase delicata per il ciclismo» è il commento di Colombo. «La riforma del Pro Tour modificherà gli equilibri tra le componenti del ciclismo professionistico: starà a noi garantire che agli atleti, autentici protagonisti del movimento, venga riconosciuto il ruolo centrale che meritano». A proposito dell‚imminente rinnovo dei vertici della Federciclismo, Colombo ha ufficializzato «l’appoggio incondizionato a Renato Di Rocco», candidato alla presidenza. Oltre ad Amedeo Colombo, che sarà coadiuvato dal vice Gabriele Landoni e dal segretario Angelo Lavarda, sono stati eletti i nuovi organismi dell’Accpi. Consiglio direttivo: Gianni Bugno, Giuseppe Calcaterra, Claudio Chiappucci, Roberto Conti, Gabriele Landoni e Riccardo Magrini. Collegio dei revisori dei conti: Dario Cioni, Marco Milesi e Marco Pinotti. Collegio dei probiviri: Felice Gimondi, Alfredo Martini, Marino Vigna. L’assemblea dell’Assocorridori si è aperta con un ricordo di Marco Pantani. Ad un anno esatto dalla sua scomparsa, su proposta di Felice Gimondi l’Accpi ha stabilito di far realizzare sul Mortirolo un monumento dedicato al “Pirata”. A questo scopo verrà promosso un concorso di idee per la progettazione e la localizzazione dell’opera. Il presidente Colombo ha ricevuto dai tre campioni del mondo presenti in assemblea una nota incentrata sull’impropria citazione di Pantani da parte del presidente della Federcalcio, Franco Carraro, durante l’assemblea FIGC. Scrivono Gianni Bugno, Felice Gimondi e Francesco Moser: «Ricordiamo a Carraro che Pantani non è morto per doping. L’abbinamento tra la scomparsa del Pirata e la necessità di combattere il doping nello sport è, perlomeno, indelicata... Il presidente della Federcalcio avrebbe potuto, più comodamente, rivolgere la propria attenzione ai molti episodi “scomodi” verificatisi nel calcio. Perché chiamare ancora in causa, ed in modo così scorretto, la memoria di Marco?». In unottica di dialogo con le varie componenti del ciclismo, l’Assocorridori ha accolto con piacere la partecipazione ai lavori di Francesco Moser per la Cpa, Leonardo Levati in rappresentanza dell’AdisPro e Claudio Pecci per l’Aimc. Hanno incontrato i corridori riuniti in assemblea anche il vice presidente onorario dell’UCI Agostino Omini, il candidato alla presidenza FCI Renato Di Rocco e Silvio Martinello. In ragione dei “40 anni vissuti in Accpi”, i corridori hanno attribuito un riconoscimento a Giovanni Pettenella, ex atleta e rappresentante dei settori Pista e Ciclocross.
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