
Juan Ayuso a fine stagione lascerà il team UAE Emirates: nel finale di questa storia ci sono amarezze ma anche alcune soddisfazioni, come la vittoria di oggi sul traguardo di Los Corrales de Buelna. In uno sprint a due con Javier Romo (Movistar), al termine di una fuga difficile, Ayuso ha nuovamente dimostrato tutto il suo valore, non solo per la sua attuale squadra, ma anche per la Lidl-Trek dove correrà il prossimo anno.
«Dopo una giornata così dura, non ti senti mai sicuro di vincere – ha detto Ayuso dopo la premiazione - Ecco perché ho dovuto giocare bene le mie carte nel finale. Dovevo rendere un po' nervoso il mio avversdario: l’ammiraglia mi aveva detto di comportarmi in quel modo. Non collaborare al massimo è qualcosa che non mi piace, ma a volte bisogna giocare d'astuzia, ed è quello che ho fatto. Ho già vinto una tappa in questa Vuelta, mentre Romo si sarebbe dovuto impegnare di più alla fine se voleva rimanere davanti e cercare di vincere».
La vittoria di tappa in Cantabria ha un significato molto profondo per Ayuso, che da junior correva per una squadra locale e ricorda quei momenti con affetto. «Ho ancora degli amici qui. E conosco bene questo traguardo da quando ero bambino. Sapevo come impostare il mio sprint, ed è andato alla perfezione. Questa poi è la terra di Matxin e venivo spesso qui in vacanza. Sono posti ai quali sono molto affezionato, mi sento come se fossi nella mia seconda casa».
Anche Javier Romo voleva vincere, ma Ayuso è stato più scaltro e ha potuto fare la differenza nella parte più difficile della salita.
«A tre chilometri dalla fine si trova la parte più dura della salita, ed è lì che c'è un po' più di vento a favore. Poi ho avuto la fortuna di avere anche Soler che ha fatto un ottimo lavoro, facendo il ritmo e cercando di controllare una fuga grande. Quindi è stato grazie a lui che ho potuto avere la gara più o meno sotto controllo finché non ho deciso di attaccare. Quindi un grazie va anche a tutti i miei compagni».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.