
Remco Evenepoel è arrabbiato per il suo secondo posto e punta il dito su quei corridori dai nomi importanti che avrebbero dovuto onorare maggiormente il campionato nazionale e fare la gara.
Il campione della Soudal Quick-Step, voleva mettere alla prova le sue gambe un'ultima volta in vista del prossimo Tour de France. Ma una volta salito sul podio, era visibile la sua delusione per il piazzamento ottenuto. Il belga è certo che solo pochi corridori si siano assunti le proprie responsabilità in gara. «Si può correre in modo impressionante quanto si vuole, conta solo vincere e questo non è successo oggi». Remco Evenepoel non ha usato mezze parole e le sue accuse, erano rivolte verso alcuni corridori, dei quali però non ha voluto fare nomi.
Il belga ha provato ad attaccare diverse volte, ma non è stato supportato dal gruppo. «C'è stata poca collaborazione. Saltare sulla ruota ha sempre funzionato, ma non funziona se la fai girare a vuoto. A volte sono tattiche strane, ma non si può vincere una corsa così. Con Japser Philipsen avremmo potuto recuperare, ma non aveva più energie. Tim Wellens è stato molto bravo ed è rimasto bene davanti. È un grande vincitore e un grande campione per il nostro Paese».
In Belgio i Campionati nazionali sono molto seguiti e ogni corridore professionista ha l’obbligo di partecipare alla prova in linea, per tanto al via c’erano veramente tanti nomi importanti.
Evenepoel è caduto nella prima parte della corsa, ma fortunatamente non si è fatto nulla di grave. «Il gruppo è caduto davanti a me. Alla fine non è successo niente di grave, ma forse ho perso un po' di energie nell'inseguimento. Ma comunque oggi non ha fatto la differenza».
Come per tutti gli altri corridori che parteciperanno al Tour de France, che avrà inizio il prossimo 5 luglio, il campionato nazionale era l’ultima gara e lo è stato anche per Evenepoel, che alla Grand Boucle ancora una volta punterà al podio finale e a indossare la maglia gialla conquistando la cronometro nella quinta tappa. «Questa è stata la mia ultima corsa prima del Tour. Faceva caldo e ho corso in modo aggressivo; quindi è stato un buon allenamento finale e intenso. Non sono uno che si stressa facilmente prima di una gara. Godetevi qualche altro giorno di riposo e poi si andrà a tutto gas per tre settimane».