POGACAR. "MY NICKNAME? NOW IT'S 'LUCKY'...". VIDEO

PROFESSIONALS | 09/03/2025 | 08:20
di Francesca Monzone

Tadej Pogacar is doing well and at yesterday's press conference he wanted to reassure everyone about his health, even though mentally he found himself a bit challenged in the moments following the fall. "Certainly there were some moments of panic in my head: I thought about everything, the bike, the clock, my body and whether I was okay. There were many thoughts, but in my mind there was always the desire and conviction to continue because we had worked hard for this race and I knew I had to go on".


After the incident, Pogacar managed to catch up with Pidcock and they exchanged a few words while heading towards the finish line. "I apologized because there had been a mistake on my part. It could have ended really badly for everyone in the leading group, I could have even caused Tom to fall, so yes, it was my fault and I apologized and he asked me if I was okay and then we continued. Anyway, I feel like a lucky guy because I could have been seriously hurt".


When he noticed Pogacar's fall, Pidcock decided to wait for him: an important gesture that allowed the two riders to compete alone for the victory.

"I don't know exactly when Tom decided to wait for me, but for sure at the top when I approached and he waited for me, there was still a long way to go, perhaps he thought it would be better to continue together. But we didn't discuss it, but I'm sure he has a lot of respect for me and I have respect for him, and he's a great class rider".

Strade Bianche is a race that many would like to see as the sixth Monument Classic. "I'm not the right person to judge whether Strade Bianche should become the sixth Monument Classic. Every year I'm asked this question, but truly I'm not the right person to give an answer".

Tom Pidcock probably made the race harder and at the same time motivated Tadej Pogacar to push even further, and the result was a tough and exciting race. "Perhaps last year I was more relaxed. Yesterday I raced knowing that behind me was the mountain bike world champion and Olympic champion and cyclocross world champion, so it's also normal to feel under pressure".

Pogacar had specific plans, but the fall forced him to change his strategy, but the victory still came. "Initially I wanted to attack on Colle Pinzuto, but the incident forced me to change my program. I just hoped the fall wouldn't take too much energy from me and fortunately I didn't break anything and only got a few abrasions. I was really lucky, because in falls like this you risk seriously hurting yourself. Perhaps 'lucky' could be my new nickname".


Copyright © TBW
COMMENTI
Aspettare?
9 marzo 2025 08:54 Frank46
Pidcock non lo ha assolutamente aspettato e ha fatto bene.

Si è rialzato quando ormai Pogacar stava a meno di 10 s e aveva capito che non era possibile arrivare da solo.

Pogacar gli aveva recuperato una ventina di secondi in pochissimo tempo perché quella era la differenza di passo.

Pidcock ha collaborato troppo con Pogacar.

Con percorsi specifici, Vanderpoel, Vingegard e forse Evenepoel possono combattere lealmente contro Pogacar.

Tutti gli altri corridori non possono farlo in nessun tipo di percorso, se si esclude le gare adatte anche ai velocisti.


Quindi se qualcuno riesce a tenerlo nel momento del primo attacco poi dovrebbe dargli pochissimi cambi perché se c'è un corridore di due categorie superiore bisogna solo riconoscerlo e dare tutte le responsabilità dell' attacco a Pogacar.

Possibilità
9 marzo 2025 10:52 Bullet
Se era preoccupato per l'orologio, che costa come una macchina supersportiva, forse è meglio correre senza soprattutto nelle corse dov'è più facile cadere. Se non avesse attaccato Pidcock ci sarebbe stato ancora Wellens per un bel tratto che gambe ne aveva quindi il posticipare l'attacco era probabilmente già nei piani mentre a Pidcock un secondo posto con punti che sono oro per questa squadra credo interessasse molto e rimanere con Pogacar il più a lungo possibile gli consentiva di distanziare gli altri avversari.

Considerazioni...
9 marzo 2025 11:04 libero pensatore
no sentenze quelle di Frank 46,invito tutti i team prof. a fargli un' offerta come tecnico tattico...come diceva Totò:ma mi faccia il piacere.

frank46
9 marzo 2025 11:57 fransoli
in teoria hai ragione ma se se ne vanno in due e scavano un bel solco rispetto agli altri diventa difficile non collaborare, puoi dare un pò meno gas, ma davanti comunque passi, perchè è anche nel tuo interesse, a meno di giochini particolari che si possono fare quando hai un compagno di squadra dietro che vuoi far rientrare.... tranne Colbrelli all'Europeo di qualche anno fa contro Evenepoel non ho memoria di comportamenti del genere, anche se c'è da dire che Colbrelli avendo dalla sua la volata poteva permettersi anche questa carta perchè in caso di ricongiungimento aveva comunque buone chance di vittoria.

Pogacar
9 marzo 2025 12:23 geom54
unico e impossibile, è un piacere guardarlo e una fortuna per il ciclismo, insuperabile è solo da guardare.

Frank76
9 marzo 2025 13:20 Manu77
Quoto in pieno.
Dall’ ammiraglia dovevano dirgli subito di collaborare il minimo per avere almeno una chance di arrivare all’entrata di Siena…per me è già stato un miracolo che sia riuscito a stare con lo sloveno quando ha attaccato …boh

Pogacar
9 marzo 2025 17:11 apprendista passista
Ci vorrà il miglior Vingegard. L'unico, per me, vero e pericolosissimo avversario (anche se solo per le gare a tappe). E quando sgasa, meglio lasciarlo andare e proseguire con il proprio ritmo. Un possibile altro campione che lo potrebbe contenere sullo scatto secco e la susseguente progressione è Van Der Pol...

Considerazione
9 marzo 2025 17:17 italia
Pog lo batti soltanto con una moto; durante il giro su una salita ho fatto dei calcoli personali; ebbene mi è risultato che la differenz tra Pog e i migliori è più o meno la stessa tra questi e un buon cicloamatore di categoria giovane ( M3 M4).

italia
10 marzo 2025 12:02 Bicio2702
Concordo.
Con un peso di 66kg e un FTP di 415W su un fondo di 200km, è qualcosa di irraggiungibile per il resto dei corridori...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato e la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...


Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...


Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....


130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...


A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...


Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...


Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...


È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...


Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...


E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024