TRICOLORI DARFO BOARIO. LA SQUALIFICA DI NINA E IL GESTO "POCO ITALIANO" DELLA BIESSE CARRERA

APPROFONDIMENTI | 09/07/2023 | 08:40
di Nicolò Vallone

L'attesa che sale sotto il sole per il primo podio del weekend tricolore di Darfo Boario, lo speaker che chiama un'atleta che al traguardo è arrivata quarta, la stranezza nel vedere una maglia lombarda anziché le due che hanno chiuso dietro alla vincitrice solitaria Carretta. E poi un pianto, a pochi metri di distanza dall'area delle premiazioni. Quello di una ragazzina nata a venti chilometri dalla location di questi campionati italiani, che ha preso di petto la corsa delle Esordienti 1° anno ed è giunta seconda, vincendo la volata per l'argento.


È la disperazione fanciullesca di una Nina Marinini che dopo l'arrivo, al posto di fiori e medaglia, ha ricevuto l'amaro verdetto della giuria: la sua bici ha un rapporto da Allieva, non conforme ai regolamenti attualmente in vigore per la sua più giovane categoria. In una parola sola: squalifica. Ineccepibile, perché perfettamente oggettiva; immeritata, poiché dipendente da fattori esterni e non da lei, che però inevitabilmete la subisce.


Ed è su quei fattori esterni che s'inserisce un episodio che ci sentiamo di rimarcare dalla giornata di ieri. Due ore esatte dopo il piccolo grande dramma giunge una nota di Roberto Bicelli, presidente della Biesse Carrera: perché agli italiani si corre per rappresentative regionali, quindi la classe 2010 di Sovere ha difeso i biancoverdi colori della Lombardia, ma è il proprio club a fornire la bicicletta. Queste le parole diffuse da Bicelli: "Purtroppo, con grande rammarico abbiamo visto sfumare questa prestigiosa medaglia tricolore con Nina. A seguito di un clamoroso errore dello staff tecnico, la nostra giovane atleta è risultata avere un rapporto non corretto per la categoria e di conseguenza è stata squalificata. Ci scusiamo di cuore con tutti gli appassionati, con chi ci segue costantemente e con tutti i nostri sponsor per questo spiacevole episodio".

In un Paese nel quale uno degli sport nazionali, altro che ciclismo, è il rimpallo delle responsabilità e delle colpe, la rapida chiarezza d'intervento del team Biesse Carrera non cancella l'erroraccio ma lo troviamo un gesto degno di nota. Di merito.

(foto Rodella)

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COMMENTI
Dispiace…..
9 luglio 2023 09:50 alpi31
Dispiace per la ragazza ma in realtà chi ha messo quella ruota sapeva benissimo ciò che faceva un addetto ai lavori meccanico o DS se ne accorge a 100 metri se la ruota ha il 18 o 16. Non dico altro ……

Chi paga?
9 luglio 2023 11:05 Nicofede66
Ci hanno provato ma è andata male, spiace per la ragazza che, forse, non ne sapeva nulla.

OK Bullet
9 luglio 2023 12:01 emmemme68
Appunto, la pagliacciata federale di qualche anno fa per "responsabilizzare" i giovani atleti. Poi, da non sottovalutare, la corsa potrebbe essere stata falsata perchè chi correva cob rapporto irregolare ha scompigliato un po' le carte. Come la scemenza della presentazione squadre a livello Allievi esordienti poi modificata con facoltatività ma impegno sottoscritto del D.S. (o accompagnatore) che gli atleti sono quelli, Voglaimo poi parlare del "NON" foglio firma? altra caxxata per responsabilizzare. Peccato che anche i Prof firmano sempre. Regolamenti ridicoli

Rapporti
9 luglio 2023 14:47 gaspy
Verissimo la colpa del DS o meccanico ma la ragazza che spinge 2 denti meno senza accorgersi?? Forse in allenamento la si usa spesso quella ruota!!!!!!!!

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