FEZZARDI E LO SCONOSCIUTO

TUTTOBICI | 25/11/2019 | 07:52
di Gian Paolo Ormezzano

Il ciclismo è sport magico an­che se non soprattutto dal punto di vista sentimentale, sennò mica saremmo qui a commemorarne i fasti poetici intanto che siamo immersi sino al collo nei fasti carnali del calcio e di altro sport di grana economica e di pre­sa mediatica grossa. Il ciclismo è sport magico anche perché non so­lo è sopravvissuto alla motorizzazione, ma in tutto il mondo la sta efficacemente combattendo, intanto diffondendosi nei cinque continenti con gare per dodici mesi all’anno, coinvolgendo tante don­ne pedalanti e nutrendosi di tecnologie moderne intanto che vengono lucidati costantemente i suoi miti antichi.


Il ciclismo è sport magico, ag­giungo adesso, più che mai dopo quel che mi è accaduto a Varese, c/o Alfredo Ambrosetti. Dunque il grande padre del grande meeting politico-economico di Cernobbio, evento di portata mon­diale, ha offerto a Varese un mee­ting sportivo speciale. Una grande villa anzi un palazzo, tanti invitati a 1) ricordare i settant’anni da Superga, 2) ricordare i cent’anni dalla nascita di Fausto Coppi e i pochi giorni dalla morte di Felice Gimondi, 3) celebrare i lunghi e grandi fasti dell’Ignis basket. Pur­troppo o per fortuna ho addosso gli anni giusti per essere testimone dei personaggi ed eventi chiamati alla ribalta della commemorazione. E così a Varese ho dovuto e (grazie) potuto, felicemente ancorché con dolenzie sentimentali forti e for­te rovisti di memoria, parlare di quei due che pedalavano e di quelli là che giocavano a calcio e di quelli lì (molti i presenti dei  vari magic teams del commendator Borghi) che giocavano a basket.


C’erano a Varese i figli di Coppi e c’era una figlia di Gimondi. Fe­lice un giorno me la spedì bambina da Bergamo a Torino tramite un amico comune, con lei la sorellina, mi chiese di portare le pupe a conoscere Cabrini, il bell’Antonio passato alla Juventus dall’Atalanta, lo sognavano da tifosine. Sapeva che avevo già portato chez Cabrini le mie due figliolette per una teletrasmissione, ovviamente gli dissi di sì, io tifoso granata ma amico dei due, il ciclista e il calciatore. Norma e Federica Gimondi ricordano ancora quell’incontro, idem Ca­brini, che apprezzò il mio du­plice sforzo da non juventino (an­zi). Ho ricordato questo con Nor­ma dolcissima, ho offerto a tutti i miei ricordi speciali del Toro di Bearzot e Meroni e si capisce Maz­zo­la nel senso di Valentino, ho ri­cordato a Bob Morse, forse il più grande cestista straniero arrivato fra di noi, quel giornalista che an­cora non chiamavano gpo e che che ai trials preolimpici statunitensi in vista dei Giochi di Monaco 1972, in località Eugene, Oregon, Usa, gli spiegò nel suo poco inglese come era l’Italia della pallacanestro, cosa erano nel basket italiano Varese e l’Ignis, aiutandolo a dire di sì all’offerta di venire fra di noi. Lo guardavo dal basso in alto, lì a Varese, mentre gli sollecitavo la memoria e lui mi sorrideva e as­sentiva al suo scorrere.

Giornatona speciale, emozionante, commovente, da prova severa per chi ha un cuore stanco. Però splendida. Ed è accaduta persino una piccola magia che solo il ciclismo anzi il mio ciclismo si può permettere, secondo me, cioè la creazione di una realtà superiore, nella rievocazione, alla realtà diciamo reale, che si tratti di un’impresa eroica gonfiata dal mito superalimentato dal tempo o di una cosina piccolissima ma specialissimissima. 
Il tutto può anche essere interpretato come mio rimbambimento at­tivo, e amen, non me la prendo, anzi lo considero un fiore all’occhiello della veste di fantasia in cui mi sono calato.

Dunque uno mi ha detto: “Tu non ti ricordi di me ma io sono Fezzardi, ga­reggiavo quando tu facevi il giornalista di ciclismo”. “Ma come no? Fezzardi, mi ricordo, sei tu che non ricordi quando dormii nella tua stanza”. “Non ricordo, no”. “Sol­tan­to cinquantaquattro anni fa, penultima tappa del Tour, o forse terzultima, ero venuto nell’albergo tuo e di Gimondi a raccogliere materiale per la biografia di Felice pronosticato ormai vincitore, dormii lì perché avevamo fatto tardi e all’albergo mio lontano, dove era tornato, l’autista ormai stava per andare a dormire, sarebbe passato a prendermi il mattino. Tu  dormisti poco, tossivi e tossivi, ricordi?”. “Vagamente. Per­ché eri con me?”. “Uno di voi si era ritirato, Felice mi disse che c’era il letto libero, ne approfittai. Pensa ad una cosa così adesso nel calcio, il giornalista e il divo del pallone”.

Fezzardi mi ha ascoltato, mi ha ringraziato per il caro ricordo. Non so se ha avuto pietà di me, del mio ag­grapparmi a vivide cose lontane per sapermi vivo, forse sì, forse è stato semplicemente educato e gentile con un giornalista logorroico e suonatello. Sono andato avanti a ricordare, sempre secondo il mio sapere, e lui ha spesso assentito, ci siamo salutati, dopo  un’ora mi sono sovvenuto bene di tutto ma era tardi, lui era già andato via, io ora mi confesso qui, per iscritto. Non era lui, quella notte, lui fra l’altro gregario di Gianni Motta, era un benemerito del quale proprio non ricordo il nome.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Fu concepito sul Mississippi, nacque sul Naviglio Grande. Avrebbe potuto iscriversi all’anagrafe di St. Louis, lo fece a quella di Cuggiono. Era il figlio di “el Luis l’american”, divenne “il signor Fuchs”. Giovanni Tappella conquistò il suo “American Dream” nell’Alto...


Sulla scia del successo del Fantasanremo, la Corsa Rosa quest’anno ha lanciato il Fanta Giro d’Italia, un modo per seguire con ancora più attenzione le tre settimane di battaglie sulle strade dello Stivale e, perché no, provare ad attirare anche...


Il commissario tecnico della nazionale femminile juniores Paolo Sangalli ha diramato i nomi delle sei ragazze che disputeranno il Tour Cycliste Du Gevaudan Occitaine prova della Nations Cup in programma in Francia il 4 e 5 maggio. Si tratta di...


La General Store-Essegibi-F.lli Curia si prepara a vivere l'appuntamento più sentito della stagione agonistica, il 5° GP General Store - 4° Trofeo Toyo Tires, che andrà in scena domani, mercoledì 1 maggio, in uno dei territori più affascinanti del veronese....


Primo maggio in sella per la formazione Continental del Team Biesse Carrera, che non conosce sosta. Oggi la formazione diretta da Marco Milesi e Dario Nicoletti sarà di scena a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona) per il Gran Premio General Store...


Terminata la trasferta in Spagna con la Top Ten di Diego Camargo nella classifica finale della Vuelta Asturias, la Petrolike Forte Sidermec, si appresta a partecipare in concomitanza alla Vuelta Guatemala e alla Ronde de l'Isard in Francia. I diesse...


Sei atleti under 23 dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol si apprestano a partire per la loro prima esperienza all’estero della stagione 2024, la Ronde de l’Isard, accompagnati dal direttore sportivo Filippo Rocchetti e dallo staff tecnico di meccanici e...


Primo maggio su due fronti per la formazione Juniores dell'Aspiratori Otelli Alchem CWC. Al campionato regionale lombardo di Clusone (partenza alle 13, 55 con 121, 4 chilometri da percorrere) sono iscritti Francesco Baruzzi, Michele Bicelli, Giona Bonomi, Cristian Bonini, Marco...


Il nuovo numero di tuttoBICI, quello di MAGGIO 2024, è arrivato! Il 125esimo numero digitale di tuttoBICI è disponibile nei chioschi virtuali. Da oltre dieci anni, ormai, abbiamo detto addio alla carta, addio alle edicole: tuttoBICI è stato il primo ad entrare nella nuova era digitale e...


Fulmine Vos nella terza tappa della Vuelta Femenina 2024! La capitana della Visma Lease a Bike, che ieri non era riuscita a sprintare perchè frenata dalla caduta, oggi non ha sbagliato e sul traguardo di Teruel ha anticipato nettamente la connazionale Charlotte...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi