IL GRANDE VETRO E IL GRANDE TOUR

TUTTOBICI | 26/08/2019 | 07:32
di Gian Paolo Ormezzano

Un giornale grande in tutti i sensi, dal formato, gigante almeno per i periodici, al coraggio delle sue idee e tesi e inchieste (è toscano, anarchico, divertente, si intitola Il Grande Vetro, ci collaboro da tempo pagato con bottiglie, po­che ma buone, di vino rosso), ha dedicato il suo ultimo numero alla bicicletta, al ciclismo. Ogni pagina reca in alto, tipo supertestata, verso dopo verso come un plotone di corridori che si snoda, le parole di “Bar­tali”, immensa canzone di Paolo Conte. Gino il pio si infuriò con me che, spinto da Bruno Lauzi amico e cantante, gli avevo man­dato la cassetta in anteprima: “Mi usano per dire parolacce!”, aveva protestato, riferendosi - credo - ai francesi che s’incazzano e le balle ancor gli girano.


Un grande giornalista di ciclismo, anche, Gianni Mura, persino mio ami­co, chiude la serie degli interventi, con il Bartali pe­dalatore della Resistenza: uno scritto completo, magistrale, de­voto e intanto preciso (l’Insieme della vasta pubblicazione è ov­viamente toscobartaliano, ma ogni tema è trattato con competenza ed onestà). Un piccolo giornalista innamorato, certo Gian Pao­lo Ormezzano, apre la serie stessa, con un paginone intitolato “Bellezza e bicicletta” pieno di sue frasi d’amore globale travestite da accertamento, fra l’altro, di uno stato di buona salute dello sport più  rigoglioso nel mondo e meno capito e assurdamente da taluni poco se­guito adesso in Italia. Essì, alla prova unica di campionato tricolore il terzo nostro giornale politico ha riservato poche righe a mo’ di cronaca e commento, seppellendo la notizia nel letame del calciomercato e nella mel­ma di presuntuosetti giocosi sport tipicamente estivi.


Con ricordi di stampo as­sai personale (splendidi quelli di Giulio Rosa), con divagazioni assortite ma condotte sempre con tenerezza e amore, e con fotografie stupende dei più forti e dei più de­boli in bici (memorabile l’avventura, scritta da Gianmarco Lotti, di un Van der Velde olandese nel gelo e sulla neve del Gavia, anno 1988), il periodico rischia provvisoriamente ma fe­licemente di evolversi in bibbia, in vangelo, in vademecum sa­cro, in prontuario per la memoria, in breviario di culto, in sal­mo di adorazione per le due ruo­te e i loro adepti. C’è persino una colonna dedicata tutta ai diritti delle automobili, ci mancherebbe.

Ma perché ne parlo, rischiando fra l’altro l’accusa di autopubblicità, di selfiecompiacimento, di narcisismo? Perché ogni estate mi propone anzi ormai mi im­pone il lancinante confronto della situazione mediatica cartacea del ciclismo, della bicicletta, in due paesi fratelli o almeno cu­gini, confinanti e spartenti molte cose comuni, dico l’Italia e la Francia, la Liguria e la Pro­venza, il Piemonte e la Savoia, cioè i posti in cui divido la mia vita. Anche e specialmente in periodo di Giro d’Italia a To­ri­no vivo il ciclismo in maniera quasi carbonara, telefono a cal­do ad amici che so informati tap­pa dopo tappa, propongo ci­clismo ai miei otto nipoti abbastanza fra loro differenti e però tutti abbastanza indifferenti alle vicende della bicicletta, che pu­re usano con assiduità e quasi devozione.

In Francia “ma petite patrie” stento, specie se c’è il Tour, a non farmi coinvolgere e stravolgere dal ciclismo tutto, compreso quello degli amatori nel weekend sulla loro via Au­relia, quello di qualsiasi monsieur Dupont, che quando sa che ho seguito da giornalista tanti Tour de France, tante Pa­rigi-Roubaix, mi guarda come se fossi un marziano che ha pu­re vinto tante lotterie. Nizza cit­tà chic, sofisticata, cara, snob, Nizza della più bella passeggiata con spiaggia del mondo, Nizza martire del terrorismo ma sempre piena di donne belle che la solcano su auto di fiaba, è già impegnatissima a vivere il Tour de France. Ma quale? Quello del prossimo anno, gli organizzatori hanno già fatto sapere che la città ospiterà le Grand Depart, ancora plus grand che quest’anno Bruxelles con e per Merckx, giorno di presentazione e poi due giorni di gara lungomare e sulle montagne vicine, il portinaio del condominio del mio paesello vacanziero mi ha fatto sapere che se è fortunato l’anno prossimo potrà mettere a totale disposizione degli organizzatori la sua auto e se stesso. Torino che pure è la capitale del Piemonte di Coppi riesce a dire “uffa” in italiano, oltre che in piemontese, quando aspetta l’ar­rivo di una tappa del Giro con i suoi inconvenienti di traffico. Mentre Milano-Torino e soprattutto Giro del Piemonte sono cose di altro pianeta, per veloci epifanie in periferie urbane lontane e paeselli romiti.

P.S.: sogno qualcuno che mi accusi di bis e anche più, in fondo certe cose le ho già scritte. Gli  ri­sponderò che le scriverò ancora. Ma intanto ecco il telefono della redazione de Il Grande Vetro: 3282734956, per chi vuole farsi una grande bouffe di ciclismo.

da tuttoBICI di agosto

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'assenza Van Der Poel ha davvero aperto gli scenari, trasformando l’ottava prova della Coppa del Mondo Elite di Dendermonde (Belgio) in una corsa molto più tattica e combattuta del solito. Alla fine l'ha spuntata il campione belga Thibau Nys (Baloise...


Bellezza in bicicletta? Moltissimo di più. Affascinante, seducente, incantevole, era diventata il simbolo della grazia e dell’avvenenza, l’icona dello splendore e dell’attrazione, in altri tempi l’avrebbero chiamata Afrodite o Venere. Il colore perfetto per lei si direbbe un non colore,...


Solito monologo di Lucinda Brand che non perde l'occasione di mostrare la sua forza. Anche a Dendermonde l'olandese della Baloise Glowi Lions non ha avversarie e conquista l'undicesima vittoria consecutiva settima nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite che...


Super Italia nella quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross juniores che si è svolta a Dendermonde in Belgio. Gli azzurri dominano la scena e conquistano il successo con il campione italiano Patrik Pezzo Rosola, il primo in Coppa per...


Con il sesto posto di Stefano Viezzi si è conclusa la quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross under 23 svoltasi a Dendermonde (Belgio) e che ha visto il trionfo, il terzo nella Challenge UCI, di David Haverdings olandese...


Terzo successo nella Coppa del Mondo di Ciclocross per la giovane iridata Lise Revol che consolida la sua leadership nell speciale Challenge UCI per la categoria donne juniiores. La diciasettenne francese trionfa in solitaria sul traguardo di Dendermonde (Belgio) dove...


Il lavoro delle diplomazie in rappresentanza di RCS Sport & Events e delle squadre che parteciperanno al prossimo Giro d'Italia non ha dato finora i risultati attesi e le parti sono ancora piuttosto lontane. Al centro della contesa, ancor prima...


La vigilia del Gran Premio Valfontanabuona di ciclocross che quest'anno è valido quale Coppa Italia Giovanissimi, è sempre ricca di eventi. Il Velo Val Fontanabuona di Roberto Portunato ha infatti ideato due riconoscimenti, il Premio Fontanino e il Premio Adriano...


Tra i corridori che hanno rischiato di finire la propria carriera nel 2025 dopo la fusione tra la Intermachè e la Lotto, c’è anche Arne Marit, che solo da poche settimane ha trovato un ingaggio al fianco dell’amico Remco Evenepoel....


L’ultima versione del riuscitissimo faro anteriore Allty ha davvero molto da offrire, a partire dai potentissimi 1500 LM che possono essere sviluppati. Se cercate una soluzione slim, potente e dotata di tante funzionalità,  Allty 1500S è il faro giusto per illuminare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024