PISTA | 24/09/2016 | 11:11 E’ scomparso ieri, all’età di ottant’anni, il grande sprinter francese, specialista della velocità, Michel Rousseau. E’ stato il vincitore della medaglia d’oro nella velocità alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 precedendo il nostro azzurro, il bergamasco Guglielmo Pesenti. E’ stato iridato, sempre fra i dilettanti, ancora nel 1956 e nel 1957. Conferma la maglia iridata anche fra i professionisti, nel suo esordio, il 1958, a Parigi dove prevalse, nell’ordine, sull’azzurro fiorentino Enzo Sacchi e sul grande Antonio Maspes. Velocista possente, muscoloso – al contrario del suo amico e rivale Roger Gaignard, di misure minori, anche acrobata nei circhi – entrambi parigini allenati dal famoso C.T. francese Totò Gérardin, una “fiamma” della grande cantante Edith Piaf dopo la scomparsa in un incidente aereo del pugile Marcel Cerdan alla quale fu legata. Era soprannominato “le costaud de Vaugirard” (il forzuto di Vaugirard, la via più lunga di Parigi, nella zona di Montparnasse) indicato anche come “titi” o “gavroche”, termini parigini entrambi traducibili con l’italiano monello, simpatico monello. E’ stato un interprete di grande spessore della pista, della velocità, in un’epoca ricca di campioni e personaggi e che si è sovente esibito anche al Vigorelli di Milano che, proprio oggi, cerca di segnare una tappa della sua rinascita. g.f.
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