A Vittorio Adorni il "Calderino d'oro"

| 18/01/2009 | 20:13
Gremitissima la palestra Gino Pederzini di Calderara di Reno (oltre 400 presenti) per la festa della locale ciclistica, nata nel 1970. Una ciclistica che da quella data in poi è stata sempre sulla cresta dell'onda, conquistando vittorie a ripetizione (oltre 1500), compreso un titolo mondiale (lo junior Davide Gallerani del 1985) e quattro maglie tricolori (Arrigo Pettazzoni, Fabio Gardosi e Stefano Poltronieri nella Coppa Adriana su strada e Andrea Zecchi nella velocità olimpica l'anno scorso). Una Calderara che dal 1990 alla tradizionale festa ha aggiunto una 'chicca', il 'Calderino d'Oro' destinato ad un personaggio legato al ciclismo e amico della società calderares e stavolta l'ambito premio è andato al grande Vittorio Adorni, un personaggio che ha fatto storia nel ciclismo professionistico, vincendo il Giro d'Italia nel 1965, il Mondiale di Imola nel '68, più una serie di altre gare prestigiose, come i giri, di Svizzera, Belgio e Romandia, la Coppa Bernocchi, il G.P. Cynar a cronometro e tante altre: una sessantina i successi fra i professionisti ed ancor di più fra i dilettanti. Ma tornando alla Calderara,l'anno scorsonha vinto una quindicina di corse, due fra gli juniores con Giacomo Zucchini (passato dilettante alla Dalfiume) e Lorenzo Alessi (rimasto nel gruppo), due negli allievi con Valerio Spata ed Alessio Morsiani (ora juniores) e le restanti dai giovanissimi. Quest'anno, la Calderara schiera gli juniores Lorenzo Alessi, Simone Lolli, Mattia Semoli, Matteo Tartari, Andrea Zecchi, tutti confermati; gli ex allievi, Matteo Gabrielli, Alessio Morsiani e Valerio Spata' ed i nuovi arrivati, Matteo Malaguti (Calcara), Alessandro Brusa, Valerio Catellini, Augusto Reati e Mattia Zoli, giunti dalla Rinascita Ravenna. Direttori sportivi: Vanni Flamini e Sauro Tarozzi. Nessun esordiente e nessun allievo, ma 11 giovanissimi che sono: Lorenzo Bizzarri, Gabriele Petrelli (G3), Marco Fanizzi (G4), Nicole Rapisarda (G5), Enrico Cinti, Francesco D'Elia, Michele Favaretto, Marco Maccagno, Jason Leeon Shuita, Igor Vasileski e Agostino Venturella (G6). Direttori sportivi: Francesco Marino, Mario Fabbri e Carlo Facchini. Anche un under nel gruppo, Christian Lavecchia che passato dilettante non ha valuto cambiare maglia. La storia della Calderara si può leggere in due pubblicazioni intitolate: "Una ruota che gira da vent'anni" del 1970 e "L'immagine è memoria... la memoria è storia" del 2004. Come accennato a parte, stracolma la palestra Pederzini per la presentazione della nuova Calderara e per la consegna del 20' Calderino d'Oro andato a Vittorio Adorni che attualmente ricopre la carica di presidente internaziionale del ciclismo profesionisstico. Applausi per tutti, ma soprattutto per l'ex professionista che commosso ha detto: "Sono felicissimo di questo riconoscimento e ringrazio di cuore gli organizzatori per avermi scelto. Sono premi che si accettano sempre con grande piacere, pertanto era doveroso che a questa festa fossi presente. Purtroppo, però, non potrò rimanere fino alla fine, perché sono atteso a Castelnuovo Rangone dov'è in corso un'altra festa ed io ho dato la mia disponibilità. Non voglio mancare di parola e un salto glielo voglio fare". Ecco l'elenco del venti'Calderini' 1990: Primo Franchini. 1991: Valerio Armaroli 1992: dott. Luigi Licei. 1993: Alfredo Martini. 1994: Alfredo Michelinie. 1995: Maurizio Baruffato. 1996: Marco Pantani (non ritirato). 1997: Davide Cassani. 1998: Antonio Fusi. 1999: Francesco Moser. 2000: Gianni Bugno. 2001: Maurizio Fondriest. 2002: Vito Taccone. 2003: Franco Ballerini 2004: Giancarlo Ferretti. 2005: Luca Mazzanti. 2006: Franco Bitossi 2007: Giuseppe Martinelli 2008: Davide Gallerani 2009: Vittorio Adorni
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